Scontato il turno di riposo, torna in campo la Football Club Capurso, che domenica 25 Ottobre farà visita al Trulli e Grotte. I padroni di casa rappresentano la seconda forza del campo con una rosa di giocatori a cui di certo non manca l’esperienza.

Ai granata non manca però di certo di voglia di giocare un brutto scherzo a mister Sgobba per risalire la china. nel pre partita di questa sfida parola all’ex Sibillano Nico Fieroni.

Che giocatore è Nico Fieroni?
Nico Fieroni: Sono un calciatore come tutti fondamentalmente, ho avuto la possibilità di giocare in Eccellenza e in Promozione e acquisire un pizzico di esperienza in più. Per me giocare a calcio significa dare il massimo sia in campo che fuori, dare il massimo in allenamento e farmi trovare pronto per le partite. Non bisogna mai mollare, si deve lottare sempre per arrivare agli obiettivi e massimizzare i risultati.

Perché la F.C.Capurso?
Nico Fieroni: Inizialmente ho scelto Capurso solo per allenarmi, poi con il passare del tempo la voglia di tornare a giocare mi ha tolto quasi il fiato e ho deciso di rimettermi in gioco con la speranza di raggiungere i risultati migliori e sopratutto salire di categoria.

Come ti trovi con i tuoi nuovi compagni di reparto?
Nico Fieroni: Con i compagni di reparto ho un bellissimo rapporto, ci aiutiamo a vicenda affinché tutto vada bene sia in allenamento che in campionato.

Punti di forza e punti da migliorare della F.C.Capurso?
Nico Fieroni: La squadra ha un ottimo organico, composta da ragazzi bravi ma sopratutto vogliosi, stiamo creando un bel gruppo affinché possa durare nel tempo e raggiungere traguardi importanti. Sinceramente il punto di forza della squadra è uno solo, il gruppo, perché solo uniti e compatti si possono raggiungere obiettivi importanti.
Siamo una squadra solida ma dobbiamo essere più cattivi sotto porta.

La partita contro il Trulli e Grotte?
Nico Fieroni: Per me una partita vale l’altra, ogni domenica si scende in campo come se fosse una finale, bisogna lottare fino alla fine e ripeto mai mollare. Ogni domenica è una battaglia, il mister sta preparando bene la partita e siamo convinti delle nostre potenzialità.

Giuseppe Lonero

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Torna in campo, sabato 24 Ottobre la Futsal Capurso che affronterà in trasferta il Giovinazzo di mister Bavaro. I padroni di casa, ancora a secco in campionato, sono squadra assai temibile e venderanno cara la pelle.

Gli uomini cercano i tre punti per risalire la classifica mentre i ragazzi allenati da Squillano cercheranno di allungare la propria striscia positiva. Tra i “bulldog” tutti a disposizione compreso Nino Frisone tornando arruolabile e titolare sabato scorso nella sfida con gli Azzurri Conversano.

Il film della sfida agli Azzurri Conversano?
Nino Frisone: Contro il Conversano è stata una partita difficile. Loro si chiudevano bene e anche se stavamo giocando bene era difficile da sbloccarla. Siamo stati bravi a non perdere la pazienza e a continuare a tenere la partita sempre in pugno.

Esordio dopo l’infortunio sabato…
Nino Frisone: Conversano è stata la mia prima partita quest’anno. Tutto sommato è andata tutto bene ma  questo è anche merito dei miei compagni che mi hanno fatto sentire tranquillo.

La sfida al Giovinazzo?
Nino Frisone: La prossima sfida sarà difficile perché loro hanno bisogno di fare punti e saranno agguerriti. Per quanto riguarda la nostra squadra, noi non dobbiamo guardare la classifica affrontando questo campionato partita dopo partita cercando di toglierci delle soddisfazioni.

Tre portieri in rosa dello stesso livello…
Nino Frisone: E’ molto importante avere dei portieri sullo stesso livello in rosa. Questo, ti permette sempre, di avere delle certezze in più; poi ognuno di noi ha delle proprie caratteristiche forti. Roberto è un portiere con tante qualità e con una reattività devastante. Giampaolo è un ragazzo straordinario con una tecnica e una voglia di migliorare da fare invidia.

Mimmo Di Bari?
Nino Frisone: Mimmo per me è molto importante. Lui è quella persona che riesce sempre a fare uscire le caratteristiche migliori di ogni portiere. Se dovessii descriverlo con una parola direi, unico.

Giuseppe Lonero

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