Lo stadio comunale diventa Centro Federale Territoriale FIGC

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Una giornata storica per Capurso e per i capursesi. Difficile pensarla diversamente. Il primo Centro Federale Territoriale in Puglia, secondo in Italia solo a Firenze, nasce nella nostra cittadina e lunedì 29 febbraio è il giorno delle presentazioni ufficiali.

Ci sono tutte le massime cariche dello sport regionale e non solo, unite all’Amministrazione locale e regionale. Ci sono le attività sportive locali e non. Ci sono le testate giornalistiche più importanti, ci sono i flash dei fotografi. Si respira entusiasmo, si respira il profumo di vittoria e di cambiamento. Momenti di condivisione e unione. È il punto di partenza di un progetto grande, si parte dallo sport pensando alla crescita di piccoli talenti da portare in alto e far crescere nella vita di tutti i giorni e non solo nel calcio. Davvero entusiasmante l’idea che Capurso sia al centro del progetto.
Il teatro dell’evento è la Biblioteca Comunale “Giuseppe D’Addosio”, e sotto la regia del giornalista Alessandro Schirone, alle 15 in punto si parte con la conferenza stampa.
“Capurso, è un centro pilota, il secondo dopo Firenze. La FIGC Puglia, si è allineata a questa mission voluta fortemente dal presidente Tavecchio. Un mese fa abbiamo cominciato ad inseguire e procacciare i talenti delle società dilettantistiche della provincia. Abbiamo costruito un team importante di tecnici ed esperti del settore quali medici e psicologici, consci di portare a casa un risultato importante”. Apre così la conferenza, il Coordinatore FIGC-SGS Puglia, Antonio Quarto, che precede l’intervento del Segretario Nazionale FIGC-SGS, Vito Di Gioia che si sofferma sull’importanza e sulla crescita del movimento femminile a livello calcistico e sugli aspetti di crescita nella testa del giocatore più che nelle gambe.
“I centri federali territoriali sono un grande merito per la nostra Federazione che finalmente sta spendendo sui giovani”, tuona il presidente del Coni regionale Elio Sannicandro, mentre il senatore Giovanni Procacci, in rappresentanza della Regione Puglia, sottolinea l’immensa gratitudine della Regione per l’iniziativa sottolineando l’importanza del partire non dai soliti centri consumati, ma da cittadine in cui il tutto può essere anche volano per l’economia.
La parola passa ad un raggiante Francesco Crudele, sindaco di Capurso, che sottolinea con orgoglio: “Opportunità da non perdere. L’importanza dello sport per crescere bene. Capurso oggi entra nella storia del calcio che conta”.
Chiusura per il numero uno del Comitato Regionale Puglia LND e presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci: “La nostra Federazione crede nei giovani, e i nove milioni di euro investiti nel settore in cinque anni ne sono la più grande dimostrazione. Abbiamo il dovere di trasformare pietre grezze in diamanti, così come, abbiamo il dovere di essere grandi educatori. Il nostro deve essere un progetto polivalente”. Il numero uno della LND continua ringraziando la Football Club Capurso, gestionaria dell’impianto, e il sindaco Francesco Crudele, omaggiato di una targa ricordo, prima dell’importante consegna nelle mani del primo cittadino di un defibrillatore.
Mentre scorrono i titoli di coda sulla conferenza stampa gli attori principali, i piccoli atleti, sono già al Comunale, per iniziare al meglio la propria avventura accompagnati dai mister Vincenzo Tavarilli, Lorenzo Catalano e Giovanna Oliva, sotto l’occhio vigile del responsabile tecnico Antonio Di Gennaro.
Autorità e spettatori si spostano così al Comunale e dopo le foto di rito ufficiali,  la dottoressa Rossella Masotti del Servizio di Soccorso 118 ha effettuato una breve dimostrazione pratica sulle modalità di utilizzo del defibrillatore di ultima generazione.
Cala così il sipario su questa prima giornata di questa lodevole iniziativa, mentre Capurso può sorridere conscia di aver realizzato un gran goal.

Giuseppe Lonero

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Football Club Capurso – Trulli e Grotte 2-1

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Scocca il novantaquattresimo, ultima azione. La parabola è di quelle perfette, la testa è del capitano Vito Mariani. Se c’era uno che doveva deciderla, quello era Vito Mariani. Palla in rete. Goal, gioco e vittoria con la capolista a leccarsi le ferite, mentre scatta l’apoteosi e la festa granata.

La partita? Nulla di particolarmente entusiasmante dal punto di vista tecnico. Il forte vento di giornata ha letteralmente rovinato lo spettacolo e tutto ciò deve far riflettere.
Ma veniamo alla cronaca.
Mazzone accentra Mariani in mediana, inserisce Sedicina e mette Milella davanti a Fieroni, sopperendo con queste mosse alle assenze di Cataldi e Cosola. Tra gli ospiti Sgobba chiede a Giardino di cucire il gioco ed innescare Semeraro e Terrafino.
Si parte. Capolista a favore di vento. Il vento, appunto, è lui il grande protagonista e tra rinvii e lanci sbagliati nella prima frazione si regista un goal annullato agli ospiti intorno alla mezz’ora, mentre dall’altra parte Ventrella in presa alta anticipa Vernice e manda le squadre a prendere un tè caldo.
Più vivace (si fa per dire) la ripresa, con i granata che hanno dalla loro anche il vento. Passano quindici minuti e Vernice va via sulla destra e crossa al centro. L’incornata di Ferrarese in coabitazione con Vinci regala un fantastico uno a zero per i granata. Gli ospiti reagiscono: a Capurso si giocano buona parte di campionato. La loro rabbia agonistica però si spegne su Ritorno e sulla difesa di casa che spazza via.
Alla mezz’ora è il turno di Mariani che spedisce alto. Alta anche la conclusione di Daddato qualche istante più tardi. L’occasionissima? È sulla testa di Vernice assistito da Pepe. Ventrella c’è e tiene in piede gli ospiti che hanno la forza di rientrare in partita con Vinci in mischia che sigla il pareggio. Sembra finita. Il resto? È un film già scritto. La parabola di Milella è perfetta, il colpo di testa di Mariani pure. Game over e granata che festeggiano con gli Ultrà. La vittoria di un gruppo di ragazzi disponibili al sacrificio che giocano solo per amore della maglia. Bravi. Siete a prescindere dalla classifica una pagina bellissima da raccontare.

Giuseppe Lonero

 

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