Scrivere di quello che avviene nel mio paese mi è sempre piaciuto, dar notizia di avvenimenti importanti per l’intera comunità che fanno rima con la parola legalità… mi inorgoglisce!!!
Questo è accaduto qualche giorno fa, precisamente sabato mattina, quando, insieme al vice-presidente dell’associazione “Civitas Mariae” Rosanna Di Gemma, sono stata protagonista di un’ intervista radiofonica andata in diretta su “Libera Radio”, prima web radio d’informazione sulla legalità e contro le mafie, per raccontare della bellissima iniziativa del progetto Ri-Cibiamo che, finalmente, ha trovato il suo “contenitore” nell’immobile confiscato alla criminalità organizzata, sito in via Largo Piscino.
Giovedì 17 ottobre, infatti, l’intera comunità capursese si è vista restituire, alla presenza del sindaco Francesco Crudele, del Prefetto di Bari Marilisa Magno, del vice sindaco dei ragazzi Alessandro Mazzarano, del Questore di Bari Giuseppe Bisogno, del Comandante Provinciale di Bari dei Carabinieri Colonnello Fabio Cairo, del Vicepresidente di Avviso Pubblico e Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio e del Direttore della Caritas diocesana don Vito Piccinonna, l’immobile un tempo appartenuto al clan mafioso Gallo.
Durante la diretta radiofonica, condotta dal collega Federico Lacche, che ringrazio a nome di tutta la redazione di Capurso Web Tv, ho avuto modo, non solo di raccontare del mio paese ma della realtà Pugliese che, dopo Sicilia, Campania e Calabria, è la quarta regione italiana per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata con 1.496 immobili e 71 aziende (dati aggiornati al 15 gennaio 2018). Un dato importante che ci invita a molteplici riflessioni e domande soprattutto riguardanti il nostro futuro e quello dei nostri figli ma, io, da mamma prima e da giornalista poi, difenderò la terra che ha dato i natali a me e alla mia famiglia continuando a raccontare di storie belle e positive come questa dove il bene vince sul male perché come diceva Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.
Grazie ancora Federico, grazie Libera Radio per aver dato voce al nostro paese e a questa storia piena di speranza!
Di seguito l’estratto della trasmissione radiofonica
Elena De Natale