Nella mattinata odierna, in Bari e nella sua area metropolitana, personale del Comando Provinciale del capoluogo pugliese sta eseguendo 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, delle quali 5 a Bari, 4 Capurso (BA), 1 Noicattaro (BA), emesse dal GIP del Tribunale barese, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti italiani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, armata, estorsione tentata ed altro.
I provvedimenti scaturiscono da una complessa indagine, svolta dalla Compagnia di Triggiano (BA), conclusa nella primavera del 2017 e sviluppata attraverso numerose e articolate attività tecniche e dinamiche, che ha svelato l’esistenza di un sodalizio criminale, strutturato, operante nell’hinterland meridionale della città e dedito alla gestione delle più remunerative piazze di spaccio della zona, le quali venivano rifornite di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, approvvigionati in Bari e dalla Spagna.
Nel dettaglio, l’attività investigativa ha delineato i differenti ruoli svolti dagli indagati all’interno della consorteria (pusher, detentori e corrieri), individuandone il vertice in un pregiudicato di Capurso (BA), il quale personalmente organizzava l’opera degli altri sodali, mantenendo i contatti finalizzati a garantire i rifornimenti e il commercio della droga.
L’inchiesta ha altresì messo in luce l’importate contributo garantito dalle 3 donne appartenenti alla banda, tutte colpite dall’attuale misura restrittiva, nel garantire sia la custodia e la movimentazione occulta degli stupefacenti, sia il sostentamento economico dei membri della cosca, allorquando si trovavano nello stato di detenzione. Tra di loro, la madre del capo clan è risultata la più attiva, nell’assolvimento dei predetti compiti illeciti.
La spiccata aggressività del sodalizio è stata infine documentata, avendo raccolto concreti elementi a carico del suddetto boss, per aver esploso, a Capurso, nel maggio 2016, alcuni colpi di fucile a canne mozze, contro l’ingresso dell’abitazione di uno spacciatore, allo scopo di pretendere il pagamento di una partita di droga, a lui fornita dal gruppo criminale.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza, 5 pregiudicati, tra i quali figura uno degli aderenti alla organizzazione sorpreso a coltivare decine di piante di cannabis sativa da destinare al mercato illecito, in un fondo rustico di proprietà . Complessivamente, è stato sequestrato un considerevole quantitativo di sostanze stupefacenti.
(fonte: comunicato stampa Comando Provinciale Carabinieri Bari – Sala Stampa)