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La delegazione della Repubblica di Abcasia a Bari in visita ufficiale

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Il comunicato dell’ODI – OSSERVATORIO DIPLOMATICO INTERNAZIONALE, con sede a Capurso.

Da sabato 25 a martedì 28 una delegazione della Repubblica di Abcasia sarà a Bari in visita ufficiale. Si tratta del vice ministro degli Affari Esteri Kan Taniya (nelle prime due immagini e il primo da sinistra nel gruppo nello stand) e del funzionario ministeriale Temur Rekvava. Saranno ospiti dell’ODI, l’Osservatorio diplomatico internazionale, fondato e diretto da Vito Grittani (nella foto, mentre riceve le credenziali di ambasciatore a disposizione) che ha sede a Capurso.

E proprio dalla cittadina a pochi chilometri a sud del capoluogo prenderà il via il breve tour. Nella prima serata – sabato 25 -, parteciperanno alla messa che si celebra nella basilica di Santa Maria del Pozzo. Dopo la funzione religiosa, il rettore del santuario, padre Filippo D’Alessandro, donerà agli ospiti abcasi una piccola immagine della Madonna venerata a Capurso. Nella capitale dell’Abcasia, Sukhum, è attiva una piccola comunità cattolica – circa venticinque famiglie -, guidata dal sacerdote polacco con studi alla Gregoriana di Roma, don Giorgio. Nel piccolo edificio sacro in terra abcasa, la statua sarà collocata. Proprio il santuario mariano, tre anni fa, fu visitato dal capo di un monastero ortodosso abcaso, padre Doroteo.
La delegazione del Paese caucasico è ormai di casa a Bari. Da qualche mese, infatti, proprio Vito Grittani, fondatore dell’ODI, l’Osservatorio diplomatico internazionale, è stato nominato “Ambasciatore a disposizione” della Repubblica di Abcasia. Il 29 giugno 2016 infatti ha ricevuto l’incarico direttamente dal ministro degli Affari esteri abcaso, Viacheslav Andreevic Chirikba. La missione è a carattere socio-culturale. Taniya e Rekvava intendono continuare nella loro opera di comunicazione: vogliono far conoscere la realtà di uno Stato che da tempo sta cercando il riconoscimento diplomatico universale. E che, come nazione indipendente è stata riconosciuta dalla Russia, dal Venezuela, dal Nicaragua e da tre altri Stati membri dell’Onu. In un momento in cui la causa della Catalogna e dell’indipendentismo predicato da Barcellona è al centro delle cronache internazionali, la questione posta dall’Abcasia, proclamatasi indipendente il 23 luglio di venticinque anni fa, assume contorni più marcati.
Qualche settimana fa, il ministero degli Affari Esteri ha scritto all’Alto Rappresentante dell’UE, l’italiana Federica Mogherini, comunicando al titolare degli “Affari Esteri” dell’Unione Europea l’apertura, lo scorso settembre, di un Ufficio di Rappresentanza Diplomatica in Italia. Tale Ufficio sarà curato da Taniya e da Grittani. “Siamo consapevoli del difficile cammino che la Repubblica di Abcasia sta affrontando per ottenere il riconoscimento della società internazionale – si legge nella nota -. Mediante l’apertura dell’Ufficio è nostra intenzione mettere in atto tutte quelle pratiche virtuose volte ad una proficua collaborazione tra i popoli”.
Uno dei provvedimenti chiesto a Bruxelles riguarda il riconoscimento del “documento” (il passaporto) emesso dall’Abcasia.
Le autorità abcase hanno scritto anche al papa. “Nonostante l’indipendenza – si legge nella nota ufficiale indirizzata a Francesco -, la strada per il pieno riconoscimento diplomatico della Repubblica come Stato appare ancora tutta in salita. Ad oggi, soprattutto, si deve ancora registrare la notevole opera deterrente perpetrata dai georgiani. Il popolo abcaso è pacifico, aperto al dialogo, ospitale, la convivenza di diversi culti religiosi lo dimostra”. Al pontefice argentino è stato chiesto di “voler porre in essere tutte le procedure finalizzate al riconoscimento, da parte dello Stato della Città del Vaticano, memori anche della richiesta inoltrata il 25 gennaio 2015, posta all’attenzione del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin”.
“Oggi il popolo abcaso vive in un isolamento pressoché totale – spiega Grittani -. Quello Abcaso è un popolo orgoglioso, che non rinuncerà mai alle sue prerogative. E, naturalmente, a conseguire i suoi obiettivi con mezzi assolutamente pacifici. A Ginevra, più volte l’anno, si riunisce un tavolo della pace, troppo spesso però disertato proprio dalla rappresentanza georgiana”.
L’Abcasia, che si affaccia sul Mar Nero, ha una popolazione di circa 250 mila abitanti. È una repubblica semipresidenziale. Il Capo dello Stato è il presidente della Repubblica Raul Khajimba, il primo-ministro è Beslan Bartsits. La capitale, Sukhum (Akua in lingua abcasa), ha circa 75 mila abitanti.
Nel corso della permanenza a Bari, la delegazione abcasa incontrerà rappresentanti delle istituzioni e dell’economia.
Martedì la delegazione dell’Abcasia, incontrerà i giornalisti alle ore 10,30, presso Gastronomia del Centro, in via Putignani n.114.
Al termine della conferenza stampa, Taniya, Rekvava e Grittani saranno lieti di offrire un rinfresco agli esponenti della stampa intervenuti.
Redazione

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