Troppo forte l’Ortona per la Futsal Capurso, che cede il passo, tra le mura amiche, per sei reti a due. Non tragga in inganno però, il risultato, con i “bulldog” che rimangono in partita, fino a cinque minuti dal termine, prima dell’espulsione di Mazzilli che spegne ogni velleità .
Squillace sceglie Vasil per sostituire Colaianni. Ritorno, Biacino, Zerbini e Sardella compongono il quintetto.
Adami, Silveira, Piovesan e Vidal accompagnati da Dell’Oso compongono un quartetto solido e tecnico che dirà la sua nel campionato.
Zuzolo, Ciccarelli e Lacalamita compongono la terna arbitrale.
L’inizio di gara è tutto di marca ospite con Piovesan che correge in rete un tiro-cross di Vidal per l’uno a zero. Nemmeno il tempo di tornare nella metacampo e Silveira con un pallonetto magistrale trova il raddoppio. Siamo solo al quarto minuto. Squillace cambia uomini e con il passare dei minuti la gara cambia volto con il Capurso che prende campo e con Demola che cambia il match. Adesso il Tombesi, sornione, aspetta, mentre il Capurso ci prova con Biacino e Zerbini neutralizzati da Dell’Oso. Dall’altra parte Ritorno è provvidenziale su Silveira e Adami. A sei dal termine dentro Mazzilli che ha un ottimo impatto sul match. Le azioni decisive però passano tutte dai piedi di Demola che allo scadere conquista un penalty. Sul dischetto, Zerbini. Tiro, goal e squadre al riposo sull’uno a due.
Nemmeno il tempo di rientrare e Piovesan firma l’allungo. Le azioni fioccano da ambo le parti con Demola e Adami che sfiorano le marcature.
Marcatura che, invece, trova Dell’Oso con un fendente da destra. Mazzilli, però, con un guizzo dei suoi, trova il due a quattro.
I “bulldog” ci credono e provano a pressare gli ospiti ma nel momento migliore, a cinque dal termine, concedono l’uomo in più al Tombesi per l’espulsione di Mazzilli. Superiorità numerica che consente a Vidal di chiudere i giochi.
Con il quinto di movimento le reti degli ospiti diventano sei, con Adami, sulla sirena.
Finisce qui un match, che non lascia scorie comunque. Anzi, match come questi dimostrano si, che la strada è ancora lunga, ma che probabilmente è quella giusta.
Giuseppe Lonero