È stato presentato a Capurso, giovedì 11 settembre presso la Biblioteca Comunale IPPOCRATE, progetto pilota di ricerca basato su tecniche innovative, ideato con lo scopo di trovare nuove e più affidabili forme di prevenzione per le malattie cardiovascolari soprattutto tra i soggetti più deboli e a rischio.
Questo laboratorio sperimentale, che coinvolgerà più di 100 cittadini capursesi, è stato realizzato grazie alla formazione di un gruppo di soggetti pubblici e privati avvalendosi anche del contributo e del supporto del Comune di Capurso, dell’ASL Bari, del Distretto Socio Sanitario n.10 di Triggiano, del coordinamento dei medici di medicina generale di Capurso (con coordinatrice la dott.ssa Carmela Coppola), alcune associazioni capursesi come l’Università della Terza Età, l’associazione Albatros, Ecotour, Avis, ACLI, le Cooperative Sociali “Nuova Città” e “GEA”, del Centro Sociale per Anziani e delle strutture residenziali presenti sul territorio. Il progetto, possibile grazie ad un finanziamento regionale all’interno dei progetti Living lab, prevede la realizzazione di un’infrastruttura di comunicazione in grado di acquisire informazioni da diverse sorgenti e trasferirle al fine di poter supportare i presidi sanitari nell’azione di prevenzione e monitoraggio; l’elaborazione di specifici indici in grado di correlare le condizioni climatiche con l’insorgere di patologie cardiovascolari, la realizzazione di un registro territoriale dedicato alle patologie cardiovascolari, una banca dati che fornirà supporto nell’azione di monitoraggio e prevenzione che fornirà all’utenza medica gli strumenti per analizzare la distribuzione territoriale dei soggetti a rischio e valutare a livello temporale la loro storia clinica. Durante la conferenza di presentazione, abbiamo intervistato alcuni dei medici e degli specialisti coinvolti nel progetto.
Federica Valentini
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