Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, comunicato stampa giunto in redazione.
COMUNICATO STAMPA
La mobilitazione di un intero paese e un elenco di partner istituzionali e socioeconomici lungo e prestigioso accompagnano il rivoluzionario piano di inclusione sociale per minori progettato dall’assessorato alle politiche per l’Integrazione Socio Sanitaria del Comune di Capurso.
Istituzioni, scuole, associazioni culturali e di volontariato, società sportive, piccole imprese artigiane, ma anche singoli privati cittadini, tutti insieme, impegnati nella missione civile e sociale di combattere l’esclusione sociale dei minori provenienti da situazioni familiari disagiate. Il progetto “Per far crescere un minore ci vuole una comunità – Un’alleanza per una comunità educante”, che verrà presentato martedì 15 ottobre alle ore 11.30 presso la sala consiliare del Comune di Capurso, si fonda su un paradigma innovativo: la tutela di un minore non è solo responsabilità della famiglia e delle istituzioni, ma di tutta una comunità. L’emarginazione minorile non può essere e non deve essere concepita come un problema esclusivo dei servizi socio sanitari del Comune, della Scuola e dell’ASL; deve essere piuttosto l’intera comunità a farsi carico del recupero alla socialità dei minori che versano in condizioni di disagio e a fare di loro dei cittadini consapevoli domani. Il progetto, che ha pochi modelli in Italia e in Puglia, coinvolgerà i due Istituti Comprensivi di Capurso, la Confartigianato locale, 6 associazioni culturali, 2 società sportive, 14 piccole imprese artigiane e 15 semplici cittadini in veste di tutor/ volontari. Per ogni minore e per la sua famiglia verrà definito un percorso personalizzato finalizzato alla prevenzione delle situazioni di disagio scolastico, solitamente primo sintomo di forme di esclusione e marginalità, attraverso una offerta educativa/formativa, aperta e flessibile, e variamente articolata nell’arco della settimana. Ognuno dei minori coinvolti nel progetto (studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, residenti nel Comune di Capurso e individuati attraverso i servizi sociali del Comune e con le segnalazioni dei dirigenti scolastici) verrà affidato a un tutor/volontario (in gran parte giovani neolaureati) che si occuperà di sostenerlo nel percorso scolastico e formativo, anche attraverso la partecipazione ad attività promosse dalle associazioni e dalla scuola, o in alcuni casi, ad accompagnarlo in un percorso misto scuola- botteghe artigianali, grazie alla disponibilità di alcune imprese artigiane individuate con la collaborazione della Confartigianato locale. La finalità del progetto è il contenimento delle situazioni di disagio socio culturale e scolastico e il contrasto alla marginalizzazione, attraverso un’alleanza tra soggetti civici per una comunità educante, e la costituzione di un gruppo di lavoro preposto alla progettazione e all’organizzazione di un tempo libero qualificato per i ragazzi e ragazze. L’approccio del tutto originale e sperimentale dell’intervento è soprattutto nella scelta di valorizzare i legami, di riconoscere le competenze di singoli cittadini e associazioni come soggetti attivi e capaci di mettere a disposizione le proprie risorse per risolvere problemi, partecipando e collaborando con le istituzioni alla promozione del benessere dei minori. La forte valenza innovativa del progetto ha suscitato grande interesse tra gli le istituzioni e i soggetti che si occupano di scuola e servizi sociali, un interesse testimoniato dalla rete molto autorevole di partner che sostiene l’intervento. Tra i tanti soggetti che hanno dato la loro adesione operativa ci sono infatti: la Regione Puglia, Assessorato al diritto allo studio e al welfare; la Garante regionale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza; l’Ufficio VII AT di Bari Ufficio Scolastico Regionale Puglia (già Provveditorato agli studi); il Distretto Socio Sanitario n.10 e il DDP dell’ASL BA. Tra i partner del progetto anche la Confartigianato – Sezione di Capurso e le scuole cittadine. La Banca Popolare di Bari sosterrà economicamente una parte del progetto. Il Comune di Capurso sosterrà il progetto con una spesa di circa 30.000 euro. “Per avventurarsi in un’impresa così importante – ha detto il Sindaco di Capurso Francesco Crudele – servono determinazione, un po’ di incoscienza, coraggio e, perché no, anche un po’ di sano timore. Ma l’obiettivo è ambizioso: non devono esistere cittadini di serie B, non devono esistere ragazzi a cui sia preclusa la possibilità, minima e fondamentale, di costruirsi un futuro sereno. I capursesi sono dunque chiamati al rimboccarsi le maniche per aiutare questi ragazzi a diventare domani, dei buoni cittadini. Sono certo che questo progetto, pur nelle difficoltà fisiologiche di tutte le prime volte, contribuirà a rinsaldare tra tutti noi un sentimento di comunità e di unione. Ringrazio di vero cuore l’Assessore Dina Munno per aver dato a Capurso, con questo progetto, la possibilità di mettersi alla prova”. “In un momento di grave crisi come quella che stiamo vivendo – spiega l’assessora alle politiche per l’integrazione, Dina Munno – è necessario rendere le comunità resilienti, attivare processi di assunzione di responsabilità collettiva, incentivare la collaborazione tra cittadini e lo sviluppo di relazioni e di legami che favoriscano il senso di appartenenza. Solo i bambini sanno quello che cercano, diceva il Piccolo Principe. C’è chi vuole essere un campione sportivo, chi sogna di imparare a suonare la batteria, chi invece desidera diventare un bravo medico o un eccellente artigiano. La comunità ha la responsabilità di facilitare o di ostacolare la realizzazione dei sogni di tutti i minori. Questa è la sfida”. Tutti i dettagli del progetto “Per far crescere un minore ci vuole una comunità – Un’alleanza per una comunità educante” verranno illustrati martedì 15 ottobre, alle ore 11.30 presso la Sala consiliare del Municipio di Capurso nel corso di una conferenza di presentazione. Alla conferenza interverranno tra gli altri: On Alba Sasso: Assessore Diritto allo studio e formazione – Scuola, Università, Formazione Professionale Regione Puglia; Prof. Rosy Paparella: Garante regionale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza; Dott.sa Rosa Porfido: Direttore del Distretto Socio Sanitario n.10, ASL BA; Dott. Antonio Taranto: Direttore DDP ASL BA; Ing. Nicola Di Cosola: Banca Popolare di Bari; Dott. Mario Trifiletti: Ufficio VII AT di Bari Ufficio Scolastico Regionale Puglia; Prof. Francesco Tesoro: Dirigente Scolastico dell’istituto Comprensivo San Giovanni Bosco – Venisti; Prof.sa Francesca De Ruggeri: Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo San Domenico Savio – Rita Levi Montalcini; Sig. Luca Cataldo: Confartigianato Capurso. Presenti I rappresentanti delle Associazioni che hanno aderito al progetto.
(fonte: portavoce del sindaco)
Redazione
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