E’ Simone De Vivo, 17 anni capursese, il vincitore del primo premio in assoluto del concorso letterario “Retroonline” il 20 maggio 2013. La premiazione, è avvenuta a Torino, durante il Salone Internazionale del Libro. Frequenta l’ITC Giulio Cesare di Bari e ha la passione per la Pallanuoto, ma dentro di sé custodisce un altro talento, quello per la scrittura. Abbiamo intervistato Simone per far emergere e dare a tutti la possibilità di conoscere quei talenti “nascosti” che Capurso possiede.
Come sei venuto a conoscenza di questo concorso letterario? E quali erano i requisiti necessari per partecipare?
Dopo aver pubblicato vari stati su facebook di racconti e poesie, una ragazza mi ha contattato congratulandosi del mio modo di scrivere. Mi ha consigliato di partecipare a questo concorso letterario che si intitola “Retroonline”. La possibilità di inviare il proprio racconto era limitata al giorno seguente poiché il concorso era stato indotto diversi mesi prima. L’editore aveva stabilito dei requisiti ben precisi. Il testo non doveva superare le 6000 battute e doveva essere di natura “Vintage e Retro”. Ho dovuto scriverlo in pochissime ore ed inviarlo senza correggerlo sintatticamente. Non mi sarei mai aspettato un “successo” del genere.
Sei giovanissimo, hai appena 17 anni, quando è nata in te la passione per la scrittura?
Sin da piccolo i miei genitori mi hanno trasmesso la passione per la lettura. Verso l’età di 12 anni mia madre mi lesse delle lettere scritte da mio nonno, che non ho mai conosciuto. Ho iniziato scrivendo strofe in rima, poesie e piccoli racconti. Ora sto aggiungendo diversi tasselli al puzzle del mio futuro. Tanto che l’anno prossimo uscirà in edizione limitata il mio primo libro “Amore da Matrioska”.
Non appena appresa la notizia della vincita del primo premio cosa hai provato?
Felicità e stupore. La prima cosa che ho fatto è stata ringraziare tutti quegli amici e conoscenti che hanno supportato il progetto.
A chi dedichi questa tua piccola ma grande vittoria?
Potrei sembrare banale, ma la mia famiglia ha sempre creduto in me, quindi a loro. Ringrazio i miei compagni di classe, che da anni mi sopportano ogni giorno mentre riempio le loro teste con le mie paranoie. Ringrazio chi mi ha sempre dato per stupido, ma che ora lentamente si sta ricredendo.
Che consiglio ti senti di dare a tutti i giovani talenti come te?
Non credo a chi dice che i giovani di adesso mancano di valori e speranze. Anzi, nella mia città ci sono grandissimi talenti, pronti a sbocciare. Inseguire il proprio sogno è un tragitto abbastanza tortuoso, bisogna fare sacrifici ed iniziare a credere in se stessi. Io ci sto provando, sono ancora piccolissimo, ma credo nelle mie potenzialità. Cito una frase estrapolata dalla lettera ricevuta dopo la vittoria del concorso. “Nella speranza che non perda la passione per lo scrivere e che una piccola parte del nostro sforzo, possa regalare a questo Paese un’informazione corretta, indipendente e libera, faccia breccia nei giovani, unica vera risorsa”. Il nostro futuro è incerto, sta a noi decidere se e come cambiare le cose.
A Simone, facciamo il nostro più grande in bocca al lupo e gli auguriamo cento di questi strepitosi successi.
Giovanni Calabrese
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