Sono giunti (quasi) al termine, i lavori per la riqualificazione della villa comunale inseriti all’interno del P.I.S.T. (piano integrato di sviluppo territoriale) volto alla “rigenerazione” e valorizzazione di alcune aree urbane. Il piano ha interessato anche i Comuni di Cellamare e Valenzano così come ci dice il Responsabile del Procedimento Unico, l’Ing. Nicola Ronchi: “Il PIST 1 prevede per il Comune di Cellamare il restauro del Castello Del Giudice Caracciolo, con il recupero di alcuni ambienti a piano terra da destinare a sala mostra/convegni, della corte d’ingresso con basole antiche, della scala di accesso al primo piano con relativo ballatoio ed infine la realizzazione di una biblioteca.
I lavori saranno ultimati nel mese di giugno. Sempre in Cellamare è in corso la riqualificazione dell’area antistante il mercato coperto, creando un’ampia zona pedonale con il posizionamento di una fontana ornamentale, aree verdi con relativo impianto di irrigazione ed un’area giochi per bambini. L’ultimazione avverrà nei prossimi 15 giorni. Per Valenzano invece è previsto il recupero della chiesa di Santa Maria di Loreto, con la ristrutturazione delle facciate laterali e d’ingresso, del campanile e della sagrestia. Inoltre nell’area antistante, largo Frate Francesco, sarà realizzata una rotatoria al fine di canalizzare il traffico veicolare molto sostenuto sulle tre viabilità che confluiscono nello slargo succitato. Ultimazione prevista nel mese di giugno”.
Notevoli sono i cambiamenti che la Villa Comunale ha subito fin dalla sua nascita (vedi Speciale “Il Borgo di Santa Maria ovvero la villa comunale di Capurso”, pagg. 7, 8 e 9 – Capurso Web Tv Magazine, Anno I n- I – dicembre 2011 a cura di Gino Pastore), e ancora oggi continua a cambiare. “Il progetto di rigenerazione urbana della Villa Comunale di Capurso – ci dice l’Ing. Progettista Manlio Guadagnolo – si è posto l’obiettivo primario di risolvere definitivamente le problematiche riguardanti il degrado della Villa e la sicurezza dei cittadini nella fruizione della stessa e delle aree limitrofe. Si è, pertanto, voluto creare la trasparenza della piazza attraverso la rimozione di tutte quelle barriere visive che hanno consentito a persone dotate di scarso senso civico di gettare indisturbatamente rifiuti e bottiglie, di utilizzare le aiuole come orinatoi a cielo aperto e di svolgere attività illecite di spaccio di stupefacenti, nonché di utilizzare la Villa quale posto “sicuro” per l’assunzione degli stessi. Il progetto di restyling della Villa ha previsto principalmente il collegamento funzionale con il sagrato della Reale Basilica, la realizzazione di una nuova pavimentazione architettonica in sasso lavato – particolarmente gradita alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici – il potenziamento dell’impianto di illuminazione con l’utilizzo di lampade a led a basso consumo energetico, l’installazione di un adeguato sistema di videosorveglianza, la realizzazione di un’ampia area giochi per bambini, la creazione di giochi d’acqua, il rifacimento e l’adeguamento dei bagni pubblici anche con riferimento alla normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché la sistemazione delle aree a verde, mediante l’asportazione delle siepi di pitosforo, la potatura degli alberi, l’eliminazione dei cespugli di essenze non pregiate e la sistemazione a prato delle aiuole”.
Abbiamo incontrato ed intervistato, direttamente sul posto, in villa, anche il Sindaco Francesco Crudele e il consigliere di opposizione Nicola Buono (intervista integrale disponibile sul nostro sito web). Entrambi sembrano decisi su cosa fare per “tutelare” la nuova Villa: più civiltà e meno superficialità. Dice il Sindaco Francesco Crudele: “il fatto stesso che la gente si preoccupi di pensare che è necessario che la villa duri, da la sensibilità di quanto il senso civico stia crescendo. […] noi abbiamo il dovere di adottare tutte le precauzioni del caso. La sfida più importante inizierà il giorno dell’inaugurazione: sensibilizzare tutti quanti a difendere questo posto che è di tutti denunciando anche le piccole irregolarità”. E prosegue poi Nicola Buono: “noi amministratori e cittadini insieme collaborando, dobbiamo essere in prima linea per tutelare questo posto perché adesso spetta alla collettività dare il proprio contributo.”
Nulla di certo invece per la data di inaugurazione, prevista inizialmente per il 24 maggio che, a causa di qualche piccolo problema tecnico slitta a data da destinarsi. E’ tutto pronto e adesso, non ci resta che aspettare.
Giuseppe Buono
© Riproduzione Riservata