Perché la Basilica è detta Reale?
La Basilica è detta “Reale” perché di Regio Patronato, in quanto era prerogativa dei Reali elevare con tale titolo le chiese più importanti del tempo. A conferirle dignità regale, contribuirono certamente anche le visite di Principi e Sovrani effettuate in più di un’occasione a Capurso, tra questi i Borboni del Regno delle due Sicilie. Per volontà di Papa Pio IX, il 20 dicembre 1853, venne insignita del titolo di Basilica minore. Il 23 giugno 1854 lo stesso Pio IX aggregava la chiesa di Santa Maria del Pozzo alla patriarcale Arcibasilica Lateranense.
Perché l’icona della Madonna del Pozzo è stata incoronata in oro?
Si deve al nobile patrizio Alessandro Pallavicini, che volle, attraverso un suo lascito, incoronare in oro le immagini di Madonne più celebri per antichità, culto e miracoli. Anche Capurso, in virtù della fama dei miracoli operati dalla Madonna del Pozzo, volle tributare alla Madre di Dio tale riconoscimento. L’avvenimento ebbe luogo il 20 Maggio 1852 per mano del Cardinale Mattei. Il 13 giugno dello stesso anno, la Madonna del Pozzo venne eletta Protettrice principale di Capurso.
Come era e come è la statua lignea della Madonna del Pozzo?
Fino al 1996 la statua lignea della Madonna del Pozzo, opera di un artigiano anonimo della prima metà del ‘800, rappresentava colori diversi da quelli attuali. L’opera sapiente e attenta del restauro, avvenuto quell’anno, ha riportato alla luce i colori originali dell’immagine che viene portata in processione.
Cosa rappresentano la campana e l’ombrello portati in processione?
Essi rappresentano le insegne del privilegio conferito alla Basilica per la sua aggregazione all’Arcibasilica Lateranense. L’ombrello dalle fasce rosse e gialle e il campanello processionale precedono la statua.
A che epoca risale la tradizione del Carro Trionfale?
Sin dalla prima metà del 1700 era in uso concludere la processione serale della festività della Madonna del Pozzo, con la processione del Carro Trionfale, il primo di una lunga serie di Carri Trionfali in tutta la Puglia. L’attuale Carro è il sesto in ordine di tempo. Costruito nel 1936 dal giovane artigiano capursese Francesco Porcelli e dipinto da Padre Samuele Puri, decoratore delle volte della Basilica. Più volte, detto Carro, è stato oggetto di restauro da parte di diversi artigiani. L’ultimo intervento risale allo scorso anno, per mano dell’artigiano Beppe Coppi di Turi. Esso viene trainato con delle funi, durante il suo percorso, da una compagnia di pellegrini di Bisceglie, tradizione quest’ultima che si tramanda di padre in figlio.
A cura di Giuseppe Buono
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