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"Assessore Laricchia: scelga e si dimetta!" Il comunicato di risposta del Pd Capurso alle polemiche dei giorni scorsi

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Abbiamo ricevuto al pari di altre testate locali e non il comunicato stampa del Pd Capurso che risponde alle polemiche dei giorni scorsi in materia di manifestazioni culturali e finanziamenti alle associazioni. Dopo il tam tam politico tra gli amministratori del gruppo Capurso Puntoeacapo e il Pd Capurso, c’è stata la discesa in campo di alcune associazioni (ndr. Multiculturita JS e Maschere e Tamburi) in difesa del proprio operato, che hanno diramato due singole note che trovate pubblicate sul nostro sito. Oggi l’ennesimo comunicato di una vicenda che continua e che Capurso Web Tv pubblica integralmente.

COMUNICATO STAMPA

Decida, il signor Michele Laricchia se intende continuare a svolgere il ruolo di Assessore alla Cultura o preferisce essere il Direttore artistico di Muliculturita. Se essere chi firma le delibere dei contributi o chi, indirettamente, ne beneficia, se essere il controllato o il controllore. Faccia come hanno fatto alcuni suoi colleghi di coalizione, optando per un ruolo o per l’altro! Non si faccia scudo con terzi, eviti un così marcato conflitto d’interessi. Non tenti di far passare per normali i rapporti ed i legami con l’associazione delle quale è espressione. Sia chiaro: la questione è di natura etica e l’etica in politica non può essere sottovalutata.

Ma andiamo ai fatti. Con comunicato stampa inviato alla Gazzetta del Mezzogiorno, il Circolo del PD di Capurso, da un canto poneva all’attenzione della cittadinanza l’esorbitanza degli importi spesi per manifestazioni culturali e non, dell’attuale Amministrazione Comunale e, dall’altro, denunciava la stretta correlazione tra le associazioni destinatarie dei contributi comunali e gli amministratori stessi.

Come noto, il Gruppo di Capurso Punto e a Capo si è proposto come apolitico ed apartitico. Il vero è che, molti dei componenti della lista,  vengano da esperienze associative, nelle quali continuano ad “operare.

L’esperienza associativa, pertanto, per gli “Egregi, odierni, Amministratori”, non è stata solo ed esclusivamente “volontariato” o interesse culturale, ma, in fase elettorale, ha svelato tutta la sua utilità, rivelandosi un vero e proprio bacino di voti.

La presunta lista apolitica ed apartitica ha, sostanzialmente, utilizzato il fenomeno associativo a proprio uso e consumo.

In tale ottica non appare, pertanto, irrilevante la scelta dell’amministrazione comunale di “foraggiare” le associazioni che hanno sostenuto i singoli eletti. Tanto sia mantenendo nelle medesime associazioni ruoli di rilievo, sia inserendo nelle varie presidenze amici e parenti.

Le associazioni culturali, in tal modo, smettono di essere tali, diventando strumenti elettorali e politici nelle mani dei singoli. Tanto senza prospettiva ed orientamento politico alcuno.

Il dubbio che il Circolo PD di Capurso ha posto all’attenzione della cittadinanza è, pertanto, se i danari utilizzati abbiano davvero e solo uno scopo culturale o, piuttosto, non coltivino un progetto di tutt’altra specie.

Si è ben lontani, pertanto, sia dal denigrare ogni spinta culturale, sia dal voler svilire l’operato delle associazioni.  Tutt’altro …….A chi nelle associazioni si sacrifica per il bene di Capurso, per l’interesse della collettività senza altre finalità, rinnoviamo tutta la nostra stima e gratitudine, rispedendo con fermezza al mittente tutti i tentativi di strumentalizzazione. Il timore è che la cultura ancorché il fine diventi lo strumento per raggiungere  obiettivi personali. Ribadiamo con convinzione l’apprezzamento per il lavoro delle associazioni e di chi aderisce alle stesse in maniera disinteressata : tale impegno va certamente premiato e riconosciuto. Il dubbio che si pone è se sia solo questo l’uso obiettivo che si sta facendo o se non si coltivi una forma di proselitismo. In un momento storico in cui la classe politica viene spesso attaccata per l’utilizzo speculativo  del potere, non vorremmo che si facesse lo stesso con il fenomeno associativo.

Se gli amministratori comunali del Gruppo Punto e a Capo si sentono scevri da tali dinamiche lo dimostrino svincolandosi da tali correlazioni. Sta di fatto però che l’attuale Amministrazione, è stata sollecitata nel lontano consiglio comunale del 30 novembre del 2010,  dai Consiglieri di opposizione, ad istituire l’anagrafe degli eletti, un documento che impegnava tutti i componenti del Consiglio Comunale, a dichiarare  il legami con associazioni, cooperative, imprese e qualsiasi situazione che potesse creare eventuali conflitti nell’esercizio del mandato, in nome della trasparenza amministrativa e quindi nel rispetto della cittadinanza e dell’ ordinamento, ma invano. Il gruppo di Punto e a Capo ha rifiutato tale proposta e, sostanzialmente, ha chiesto tempo. A ben due anni di distanza nulla è stato fatto.

L’amministrazione comunale può incrementare e coltivare la cultura in molti modi, non solo economici, così come può sostenere il lavoro delle associazioni, tenendosene elegantemente fuori.

D’altro canto, le precedenti amministrazioni hanno sempre sostenuto giornali e manifestazioni, mantenendo un giusto profilo di understatement. Oggi assistiamo con profonda indignazione, i spregio all’etica pubblica ed allo stile che dovrebbe caratterizzare le Istituzioni, al fenomeno, tutto capursese,  di un Sindaco che tiene veri e propri comizi elettorali in occasione delle feste religiose, di un assessore che riveste il triplice ruolo di amministratore comunale, presentatore e Direttore artistico del Multiculturita, di politici legati alle associazioni finanziate dal comune, gli stessi che inflazionano i palchi degli eventi. Non è eresia affermare che dalla cultura la politica tragga giovamento, si costruiscono i serbatoi di voti utili al momento opportuno.

Sotto altro profilo, resta il fatto che l’amministrazione di un comune non è l’amministrazione di un villaggio turistico. In un momento di grave crisi economica come questo, in cui una famiglia su tre, al sud è povera, l’attenzione ad ogni spesa dovrebbe essere altissima. Capurso non è esente dalla Spending Review. L’imperativo della classe dirigente è la razionalizzazione della spesa, l’abbattimento del debito pubblico per avviare la ripresa economica e, quindi, rilanciare l’occupazione e la crescita. Un piccolo sacrificio per salvare il paese dal default. Ricordiamo che i soldi dell’amministrazione vengono dalle tasse pagate dai cittadini. Non ci sembra che questa amministrazione si stia muovendo in tal senso. Le tasse sono aumentate e l’avanzo di amministrazione è stato quasi azzerato.

Nella replica della Giunta Crudele, infatti, si sostiene che la somma spesa nel 2011 sia stata   di appena €. 60.000,00 ( che, comunque, sarebbe elevata) e non già di €. 116.000,00.

Alleghiamo l’elenco delle determine di spesa e delle associazioni-manifestazioni destinatarie. A modesto parere di chi scrive i numeri sono più eloquenti delle parole: si rimette alla cittadinanza ogni commento.

Il Circolo del PD di Capurso

 

Redazione

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