Si festeggia da venerdì 26 a lunedì 29 agosto il 317esimo anniversario del rinvenimento dell’immagine di Santa Maria del Pozzo Patrona di Capurso.
Correva l’anno 1705 quando un prete capursese, don Domenico Tanzella, versava in gravissime condizioni avendo contratto un male inguaribile. La madre di Dio volle rendere illustre un paesello dei dintorni di Bari: Capurso. Una notte imprecisata di quell’anno la Vergine Santa apparve al sacerdote Tanzella dicendogli che sarebbe guarito se avesse bevuto dell’acqua dell’antico pozzo di Santa Maria che si trovava sulla via di Noicattaro. Ne bevve qualche sorso e, tra lo stupore dei presenti, si trovò completamente guarito. È solo il primo di una lunga serie di miracoli che hanno concentrato la fede per la Santa Vergine del Pozzo e che ogni anno, in particolare nell’ultima domenica di agosto, portano a Capurso decine di migliaia di devoti da ogni parte della Puglia e del Sud Italia.
La “festa grande”, così la chiamano i capursesi, è come tutte le feste patronali della Puglia, sospesa tra sacro e profano, in un tripudio di luci, colori, suoni e fuochi d’artificio. Un appuntamento in cui la fede cristiana e il folklore si fondono per regalare alla folla uno spettacolo intensamente ed emotivamente partecipato.
Si inizia venerdì 26 agosto con i tradizionali fuochi pirotecnini che danno il via alla festa Diana alle 8 del mattino (ma la festa entra nel vivo con l’accensione delle sfarzose luminarie della ditta capursese Paulicelli Light Design), e la processione del quadro della Madonna, dalla cappella di largo Piscine al trono allestito in Piazza Umberto I, accompagnata dalle marce e dai suoni della banda locale Amici della Musica.
Il sabato della festa è tradizione allo stato puro. Luci e suoni espressi al meglio dal concerto bandistico Città di Conversano diretto dal Maestro Angelo Schirinzi in piazza Umberto I (27 agosto, ore 19-24). Da non perdere, nel corso della serata in Basilica, ore 22, la cerimonia dell’offerta delle Corone alla Madonna.
Momento solenne domenica 28 agosto alle ore 4 del mattino quando il Rettore Padre Filippo D’Alessandro aprirà le porte della Basilica e benedirà i tanti pellegrini che arriveranno a Capurso. Alle partecipatissime messe dell’alba, seguirà quella delle 9 sul Sagrato, presieduta da Monsignore Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto. Si continua con la processione della sacra immagine della Madonna che, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia torna tra le principali vie cittadine, accompagnata dalle autorità cittadine, da migliaia di fedeli e dalle bande Città di Mola di Bari e Amici della Musica di Capurso. La lunga processione rientra alle ore 17 circa in Basilica, attesa da tutti i fedeli per il suo saluto.
Sempre domenica 28 agosto alle ore 22 parte anche la processione notturna del Carro Trionfale, trainato a mano dai pellegrini di Bisceglie con corde realizzate dalle reti dei pescatori. Ad accompagnare l’avanzare maestoso della Vergine Maria sul suo trono sfavillante di luci, vi sono oltre al Rettore, anche i bambini con la banda che suona le melodie mariane. A cadenzare l’imponente passaggio del carro trionfale, ci saranno gli sbandieratori Civitas Mariae di Capurso, e i figuranti del corteo storico organizzato per l’occasione dall’Ente Chiesa Madonna del Pozzo. Il rientro del Carro Trionfale sul sagrato della Basilica, sarà salutato dagli sfavillanti fuochi pirotecnici della ditta Fire Light.
I festeggiamenti per questa edizione della Festa Grande si chiuderanno lunedì 29 con la processione che riporterà il “quadro” nel Santuario accompagnato dai temi mariani eseguiti dall’associazione Amici della Musica di Capurso e dall’atteso concerto dei Terraross in Piazza Umberto I.
Si terrà invece martedì 30 agosto, in occasione del 317° Anniversario del Rinvenimento dell’Icona la Rievocazione storica del Rinvenimento con partenza dalla cappella del Pozzo, in largo Piscino alle ore 20.30, e arrivo in Basilica.
“La festa della Madonna del Pozzo, è il momento più importante dell’anno per l’intera comunità capursese e questa edizione è la più attesa, dopo i due anni di fermo a causa della pandemia”, afferma Michele Laricchia, primo cittadino di Capurso. E aggiunge: “La nostra Festa Grande è uno straordinario spettacolo di fede e devozione che vale la pena vivere. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni, con il loro impegno e la loro passione, faranno di questa, la più bella festa di sempre: il parroco don Tonio Lobalsamo, il rettore della Basilica padre Filippo D’Alessandro, gli uomini e le donne del Comitato Feste Patronali, il Comando di Polizia Municipale, i militari della stazione dei Carabinieri, gli uffici comunali coinvolti nell’organizzazione ed in particolare l’ufficio commercio, i volontari, i fedeli provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero e tutti i capursesi, che vivono, come me l’emozione della festa”.
Redazione