Avviato in via sperimentale nel 2015, ma ormai giunto in maniera consolidata alla quinta annualità con ottimi risultati, il Progetto RiCibiamo compie il salto di qualità, dotandosi di una piattaforma informatica che mira a semplificare e potenziare il recupero delle eccedenze alimentari. Attraverso il nuovo “Portale Antispreco”che verrà presentato ufficialmente giovedì 20 febbraio 2020, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare del Comune di Capurso, sarà possibile creare una rete di negozianti e cittadini che, aderendo all’iniziativa, potranno donare con facilità, registrandosi sulla piattaforma e, al tempo stesso, rendere utilizzabili i prodotti raccolti.
All’evento di lancio parteciperanno i sindaci dei comuni aderenti al Progetto, Francesco Crudele Sindaco di Capurso, Gianluca Vurchio Sindaco di Cellamare e Giampaolo Romanazzi Sindaco di Valenzano, oltre ad Antonio Scotti dell’Aps Onlus Farina 080 e Michele Rizzo, Rosanna Di Gemma e Trifone J. Clarizio dell’Aps Civitas Mariae, quest’ultima promotrice dell’iniziativa.
Attraverso il Progetto RiCibiamo, finanziato dall’Avviso pubblico della Regione Puglia (L.R. n. 13/2017), ogni giorno vengono recuperati dalle mense scolastiche e distribuiti a persone bisognose, in alcuni casi anche a domicilio, circa 50 pasti che altrimenti diverrebbero rifiuto.
“Il progetto – spiega Michele Rizzo presidente dell’Aps Civitas Mariae – ha come scopo principale quello di ridurre lo spreco alimentare, problema molto diffuso in questi tempi. Ridurre gli sprechi è un grande impegno civile, a cui devono partecipare da protagonisti la società tutta, il volontariato, il no-profit, l’impresa privata”.
Dall’ormai lontano 2015 la rete antispreco si è ampliata notevolmente: agli instancabili operatori della Caritas si vanno affiancando sempre più persone, contagiate da una “epidemia” di solidarietà, una mobilitazione umana speciale che si concretizza nella cura dell’altro. La duplice valenza di questo tipo di progetto, sociale e ambientale, è stata anche esortata per certi versi dal Santo Padre Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato si’”, chespinge a prendersi cura della cosa comune, rivedendo la cultura dello scarto, che colpisce gli esseri umani esclusi, per adottare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future.
“Il messaggio da diffondere, in questa nostra società dell’usa e getta – sottolinea Francesco Crudele Sindaco di Capurso – è quello del recupero, del riuso, della sobrietà, della salvaguardia ambientale che faccia ripensare al proprio stile di vita. Grazie aquesta innovazione, facciamo un ulteriore passo in avanti verso tali obiettivi, sfruttando positivamente la tecnologia. La diffusione del Progetto RiCibiamo sarà, infatti, più capillare, e al tempo stesso verranno ottimizzate maggiori risorse e beni che potranno soddisfare sempre più cittadini, evitando così inutili sprechi alimentari”.
La piattaforma di food sharing Antispreco permetterà la condivisione di piccoli e grossi quantitativi di prodotti alimentari in eccedenza a cui possono aderire privati, piccoli esercenti, grande distribuzione, panificatori ed aziende agricole. Appena l’utente caricherà un prodotto, il sistema lo pubblicheràautomaticamente con la città di riferimento per essere localizzato e con l’indicazione della data di scadenza inserita. Le associazioni che gestiscono il servizio provvederanno alla raccolta edistribuzione a persone bisognose o, in caso di esubero di prodotti,a metterli in rete per chiunque possa averne bisogno. Basterà registrarsi per donare o per controllare se vi è disponibilità di ceste alimentari nel proprio territorio e poi, tramite il sistema di messaggistica interna, concordarne le modalità di consegna/ritiro.
Secondo Rosanna Di Gemma, coordinatrice del Progetto Ricibiamo “Il lancio della piattaforma informatica è un ulteriore tassello che si aggiunge a quanto fatto finora da un instancabile gruppo di volontari, vero motore e risorsa di RiCibiamo, quotidianamente impegnato nell’aiutare il prossimo, a cui va il ringraziamento mio e di tutta l’Associazione Civitas Mariae”.
Redazione