Quando nel bel mezzo di una domenica soleggiata giunge una telefonata alla centrale operativa della Protezione Civile e del 118, in cui si segnala l’esplosione di una fabbrica pirotecnica in aperta campagna, la macchina dei soccorsi si mette subito in moto. Partono le prime unità che appena giungono sul posto entrano velocemente in azione, ma il pericolo di una nuova esplosione è dietro l’angolo e coinvolge gli operatori antincendio. Lo scenario che si presenta al primo medico soccorritore che interviene è raccapricciante. Servono rinforzi con l’intervento di personale specializzato e l’installazione di un posto medico avanzato di primo soccorso.
Per fortuna tutto ciò non è realtà , vogliamo tranquillizzare tutti, ma solo una simulazione addestrativa che ha visto impegnati domenica 27 maggio diversi volontari soccorritori della Protezione Civile, che hanno partecipato al campo organizzato dall’Associazione Volontari del Soccorso Protezione Civile di Cellamare nella quattro giorni celebrativa del trentesimo anniversario dalla nascita dell’Associazione. Il realismo è d’obbligo in queste occasioni, le cavie che si prestano ad esser soggetti passivi dell’intera operazione di soccorso presentano ferite di ogni genere, lacero contuse, escoriazioni, ma anche arti amputati e bruciature varie. Tutto ciò proprio per far sì che i soccorritori abbiamo ben chiare le circostanze in cui potrebbero trovarsi ad operare senza preavviso nella realtà . Abbiamo chiesto ad uno dei truccatori del SerBari quanto sia importante essere più fedeli alla realtà , e che materiali utilizzano per queste vere e proprie piccole opere d’arte che realizzano.
Positivo il bilancio di questa quattro giorni cellamarese, così come afferma ai nostri microfoni uno degli organizzatori dell’Associazione Volontari del Soccorso Protezione Civile di Cellamare, Gianluca Vurchio.
Federica Valentini