Alla Futsal Capurso non basta il cuore, per avere la meglio del Canosa. Il Capurso “giganteggia”, nella prima frazione, dove colpisce sei legni, mentre alla squadra ospite, basta una prestazione normale, ed un super Lopopolo, per uscire da Valenzano con i tre punti (comunque meritati). Squillace sceglie Ritorno, Zerbini, Biacino, Mazzilli e Colaianni per il suo start five. Lopopolo, Lenne, Rueda, Mazzone e Zafra la risposta di Trallo. Marchetti, Buzzacchino, Lacalamita rappresentano la terna arbitrale. Pronti, via e Mazzone con un sombrero si libera al tiro. Ritorno c’è e blocca. La risposta di casa è affidata a Zerbini, ma la sus conclusione termine a lato, e così, in goal ci va il Canosa, con Mazzone che supera Colaianni e trova l’angolino alla sinistra di Ritorno per l’uno a zero. La reazione di casa è veemente, ed inizia il festival dei pali. Conclusione di Zerbini e palla che si stampa sul palo, la palla termina sui piedi di Biacino che calcia in porta e colpisce il palo. Sulla respinta ancora Biacino al tiro e questa volta è Lopopolo che devia in corner. Al settimo minuto, un corner di Colaianni, libera al tiro Zerbini, che non trova lo specchio. Passa un minuto ed inizia lo show di Claudio Lopololo che dapprima è superlativo su Mazzilli, e successivamente anticipa Demola e con un’iniziativa personale trova il goal del due a zero. Non contento, l’estremo difensore ospite, è superlativo su Demola un minuto più tardi. Lo stesso Demola, che, al dodicesimo colpisce il terzo palo di giornata. Tra i “bulldog” entra Sardella che si rende pericoloso qualche secondo più tardi. Lopopolo c’è, e si ripete al quindicesimo su Demola in uscita. Il Canosa si riaffaccia nell’altra metà campo con Blomberg fermato da Ritorno.
Il finale è un monologo Capurso. Si comincia da Demola ancora una volta ipnotizzato da Lopololo. Dove non ci arriva Lopololo, ci pensa il palo, che ferma un calcio piazzato di Vasil. I pali diventano cinque al diciottesimo, e questa volta tocca a Pavone centrarlo su assist di Demola. Pavone, che centra la sua personalissima doppietta sui legni a sessanta secondi dalla sirena. Allo scadere, lo stesso gioiellino di casa, mette a lato a tu per tu con Lopoolo, un perfetto assist di Demola, occasione che manda le squadre al riposo.
Andare al riposo sotto di due reti, dopo un primo tempo così, è doloroso, ma se riparti ed alla prima occasione gli ospiti vanno sul tre a zero, la doccia diventa gelata, con Rueda che può liberare la sua gioia. Il Capurso è sotto shock e il Canosa legittima il vantaggio con il quattro a zero firmato da Elia. Zerbini è la timida risposta di un Capurso, che subisce anche il cinque a zero, firmato da uno scavetto di un sempre fastidioso e temibile Vincenzo Mazzone.
Sotto di cinque reti, i “bulldog”, escono fuori la testa, con Zerbini, ancora una volta fermato da Lopopolo, che finalmente “capitola” al decimo, sulla conclusione da fuori di Zerbini, che vale la rete dell’uno a cinque. Il duello, si ripete, trenta secondi più in là con Lopololo che devia in corner. Il gioiellino, in solitario, di Pavone, vale il due a cinque, poco prima di un tiro cross di Mazzone, che deviato in rete da Colaianni, vale il due a sei. Vasil – Pavone – Vasil, rappresenta il triangolo perfetto che porta il georgiano a realizzare la sua prima rete con la maglia bulldog e il goal che vale il tre a sei. Eric Lenne, spegne ogni entusiasmo a cinque dal termine per il 3 a 7. Nel finale, un numero di Vasil, doppietta per lui, e la marcatura di Ruben Zafra, chiudono definitivamente il tabellino sul quattro a otto.
Finisce qui, con gli ospiti che festeggiano i tre punti, legittimati nella ripresa, che giustificano le proprie ambizioni d’alta classifica.
Meno entusiasmo, e più sensazione d’inpotenza tra i padroni di casa, che però ne usciranno presto con l’unica medicina conosciuta e possibile, quella del lavoro, senza mollare di un centimetro.
Giuseppe Lonero