Scocca il novantaquattresimo, ultima azione. La parabola è di quelle perfette, la testa è del capitano Vito Mariani. Se c’era uno che doveva deciderla, quello era Vito Mariani. Palla in rete. Goal, gioco e vittoria con la capolista a leccarsi le ferite, mentre scatta l’apoteosi e la festa granata.
La partita? Nulla di particolarmente entusiasmante dal punto di vista tecnico. Il forte vento di giornata ha letteralmente rovinato lo spettacolo e tutto ciò deve far riflettere.
Ma veniamo alla cronaca.
Mazzone accentra Mariani in mediana, inserisce Sedicina e mette Milella davanti a Fieroni, sopperendo con queste mosse alle assenze di Cataldi e Cosola. Tra gli ospiti Sgobba chiede a Giardino di cucire il gioco ed innescare Semeraro e Terrafino.
Si parte. Capolista a favore di vento. Il vento, appunto, è lui il grande protagonista e tra rinvii e lanci sbagliati nella prima frazione si regista un goal annullato agli ospiti intorno alla mezz’ora, mentre dall’altra parte Ventrella in presa alta anticipa Vernice e manda le squadre a prendere un tè caldo.
Più vivace (si fa per dire) la ripresa, con i granata che hanno dalla loro anche il vento. Passano quindici minuti e Vernice va via sulla destra e crossa al centro. L’incornata di Ferrarese in coabitazione con Vinci regala un fantastico uno a zero per i granata. Gli ospiti reagiscono: a Capurso si giocano buona parte di campionato. La loro rabbia agonistica però si spegne su Ritorno e sulla difesa di casa che spazza via.
Alla mezz’ora è il turno di Mariani che spedisce alto. Alta anche la conclusione di Daddato qualche istante più tardi. L’occasionissima? È sulla testa di Vernice assistito da Pepe. Ventrella c’è e tiene in piede gli ospiti che hanno la forza di rientrare in partita con Vinci in mischia che sigla il pareggio. Sembra finita. Il resto? È un film già scritto. La parabola di Milella è perfetta, il colpo di testa di Mariani pure. Game over e granata che festeggiano con gli Ultrà . La vittoria di un gruppo di ragazzi disponibili al sacrificio che giocano solo per amore della maglia. Bravi. Siete a prescindere dalla classifica una pagina bellissima da raccontare.
Giuseppe Lonero
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