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Tra l’Eccellenza e i Dilettanti: mister Fumai “riparte” da Molfetta

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Una stretta di mano con il patron Divella, prima del dietrofront e caos societario in quel di Mola, passando per la chiamata e la guida tecnica conferitagli per la panchina della Molfetta Sportiva 1917.

Sicuramente non sono mancate le emozioni, nel mese di Giugno per mister Muzio Fumai che archiviata la parentesi molese, può festeggiare per la firma su una panchina prestigiosa. Sbaragliata la concorrenza di mister più navigati, il rampollo dei mister pugliesi è già con lo sguardo concentrato nel soddisfare i gusti e le ambizioni del simpatico e ambizioso presidente, Lanza. Fumai è stato presentato ai tifosi lunedì 13, e tra qualche anteprima per la nuova stagione e il suo sogno tra qualche anno di riportare il Capurso in categorie importanti, abbiamo raccolto le sue impressioni sulla sua nuova avventura.

 

L’esperienza a Mola?
Muzio Fumai: Un’esperienza importante che mi ha forgiato come tecnico. In una situazione non facilissima, ho disputato il mio primo campionato da allenatore in Eccellenza, nonostante la mia giovane età. Posso tranquillamente affermare che ho fatto tanta esperienza e sicuramente commesso errori tramite i quali sono cresciuto molto sotto l’aspetto caratteriale e comportamentale.
Finale di Coppa Italia, di Eccellenza persa ai calci di rigore. Il “film” di quella giornata.
Muzio Fumai:
E’ stato il momento più bello (al pari della finale play off col Capurso in Seconda Categoria) della mia breve esperienza da allenatore. Anche se abbiamo perso siamo usciti a testa altissima avendo perso solo ai rigori contro una squadra molto forte nata per stravincere tutto. Ho ancora la pelle d’oca ripensando a quella partita.
Tutto portata alla conferma sulla panchina molese, poi il cambio di programma. Cosa è successo in quei giorni?
Muzio Fumai:
In realtà avevo anche rifiutato altre situazioni in quanto avevo col patron Divella un accordo di massima. Poi è subentrata una nuova cordata di imprenditori che ovviamente portava tutto il suo staff tecnico e la proposta ha allettato parecchio il patron. Il calcio è così.. Peccato, perché a Mola dopo un avvio difficile in molti si sono ricreduti sul mio conto.
La chiamata del Molfetta…
Muzio Fumai:
Una chiamata inaspettata e che onestamente non credevo arrivasse, in quanto con me in lizza c’erano parecchi allenatori molto più navigati di me tra cui Ragno, Giusto e Terracenere. Hanno scelto il tecnico più giovane e hanno puntato tutto su di me. Spero di ripagare la fiducia che mi è stata accordata. Molfetta è un paese che vive di calcio e spero di riportare al campo la gente.
Cosa conosci del nuovo corso?
Muzio Fumai:
Di Molfetta si conosce soprattutto il presidente Lanza. Una persona per bene, molto esuberante, ma che ha sempre voglia di vincere e questo mi è rimasto subito impresso; ed io ho la stessa voglia…
Il punto sul mercato?
Muzio Fumai:
Il Molfetta vuole disputare un campionato da protagonista. Le basi ci sono, stiamo valutando prima i riconfermati per poi muoverci sui nuovi. Sicuramente prenderemo un grande nome in attacco, e penso di portarmi da Mola 4/5 giocatori da integrare ad una rosa già collaudata.
Rivedremo dunque insieme i due Fumai?
Muzio Fumai:
Ora lo posso dire. Il primo nome che ho fatto è stato Nico Fumai. Ovviamente non per la parentela ma perché porto con me un vero professionista. Ha firmato con nei giorni scorsi. Sono strafelice che possa seguirmi e darmi una mano in questa mia nuova avventura..
Eccellenza o Dilettanti?
Muzio Fumai:
Se dovessi decidere io preferisco un campionato di Eccellenza da protagonista. Purtroppo però ci sono molte possibilità di disputare il campionato di serie D viste le difficoltà di molte squadre e non nego che siamo stati messi in allerta dalla federazione per l’eventuale ripescaggio. Vedremo.
Ambizioni?
Muzio Fumai:
Per me il calcio è un divertimento e lo faccio davvero con passione, perché sapete benissimo che mi occupo di ben altro nella vita, e il mio lavoro ( ho un impresa edile nel mio paese) mi toglie già tanto tempo. Vivo alla giornata, sono fatto così, non mi piace sognare o illudermi perché penso sempre al lavoro in primis. Certo è che do tutto me stesso in qualsiasi cosa che faccio.
Un pensiero sullo sport capursese?
Muzio Fumai:
Parlando di sogni, vorrei tornare un giorno ad allenare nella mia città, Capurso. E’ davvero un peccato con una struttura del genere essere lì. Ci vorrebbe (come adesso si usa fare), l’unione di più forze perché lì dove si fa calcio da soli diventa tutto più difficile. Ho fatto il tifo per la Futsal Capurso, per la splendida cavalcata che ha portato i “bulldog” in serie B. Complimenti a tutti i protagonisti di questo trionfo. Sperando, un giorno di poter tornare a lavorare qui per allenare il mio Capurso in Eccellenza.

Giuseppe Lonero

© Riproduzione Riservata

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