Continua la “pareggite” per gli uomini di mister Antonio Mazzone, che tornano dalla trasferta contro la Virtus Montalbano con un punto, che muove sempre e comunque la classifica. I granata a fine gara potranno recriminare per i due legni colpiti.
Mister Mazzone rispetto alla sfida casalinga contro il Martina ritrova la coppia centrale di difesa composta da Campobasso e De Santis; centrocampo e attacco invece rimangono invariati con Milella e Mariani pronti ad ispirare Ferrarese e Vernice. Rodio, Giannuzzi, Marasciulo, Grattagliano, Gjeci, Aresta, Sisto, Lomartire, Ippolito, Comes e Pinto rappresentano l’undici dei padroni di casa.
I granata partono subito forte con Trifone Iacobellis che da calcio piazzato per poco non realizza. Al 7° invece, solo la traversa riesce a fermare l’incursione di Vernice. Ancora granata al 12° con Mariani che sciupa dal limite. Al 15° lavoro anche per Galeone che in uscita deve smanacciare in presa alta per evitare guai peggiori. La partita comincia ad incattivirsi, e Mariani e De Santis ne fanno le spese raccogliendo due cartellini gialli, mentre al 37° Milella deve lasciare il campo per infortunio, lasciando di fatto il posto per l’ingresso in campo di Giovanni Consalvo. Chiude la prima frazione un’incursione pericolosa di Pinto, che sciupa clamorosamente al cospetto di Galeone.
La ripresa si apre ancora con gli ospiti in avanti. Questa volta l’occasione buona è sui piedi di Giuseppe Gioncada che calcia a lato. Al 10° un’incursione in collaborazione tra Giuseppe Giocada e Trifone Iacobellis, termina alta sulla traversa. Dopo di che la sfida si appiattisce e fioccano ancora cartellini. Per vedere un’azione degna di nota bisogna attendere il 35° quando Giovanni Consalvo non trova di poco la rete del vantaggio assistito da Mariani. Il pomeriggio sfortunato dei granata potrebbe tramutarsi in beffa al minuto 46, quando Pinto sbaglia la palla del vantaggio a due passi da Galeone. Scampato il pericolo all’ultima azione possibile, Trifone Iacobellis con una pennellata su calcio di punizione colpisce l’incrocio dei pali che lascia l’amaro in bocca. Si chiude qui con Montalbano e Capurso che si dividono la posta.
Giuseppe Lonero
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