Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa giunto in redazione.
Con riferimento alla recente approvazione delle tariffe TASI approvate di recente a Capurso, l’assessore al bilancio, Rocco Abbinante ha diffuso la seguente nota.
“Sento già in giro allarmismi fuori luogo e profezie di piaghe e sventure, e per questo sento il dovere di intervenire per tranquillizzare i cittadini e spiegare nel dettaglio il nostro intervento. Per cominciare voglio dire chiaramente che a Capurso la TASI non comporterà alcun salasso per i cittadini, e anzi rappresenterà uno strumento utile a per realizzare una maggiore equità fiscale; mi sento di poter dire che alla fine, considerando tutte le imposte, su base provinciale, Capurso risulterà uno dei paesi in cui si pagano meno tasse. Venendo ai numeri: quest’anno, tra tagli dei trasferimenti statali, contributo sostitutivo esenzione IMU sull’abitazione principale e il saldo negativo per contribuire ad alimentare il Fondo di Solidarietà Comunale, il bilancio di Capurso partiva con oltre 1milione e 100mila euro. Per riequilibrare i conti in bilancio, il consiglio comunale ha deciso di usare come unica leva fiscale la TASI, introducendo l’aliquota del 3,3 per mille per le “prime case”, applicando però significative esenzioni e ampie e fortissime detrazioni che riguarderanno, nel complesso, la grande maggioranza dei cittadini. Saranno davvero in pochi a pagare l’aliquota piena. Capurso è uno dei pochissimi comuni in provincia di Bari che ha introdotto una fascia di esenzione totale dal pagamento del tributo Tasi per i possessori di case piccole e medie (fabbricati con rendita catastale fino a 315euro), mentre i possessori di immobili della categoria appena superiore (con rendite catastali comprese tra 315 e 500euro), grazie alle detrazioni, pagheranno un tributo con un’aliquota massima molto al di sotto del 2 per mille. Decisamente bassa anche l’imposizione per i possessori di immobili con rendite catastali tra 500 e 700euro, che non supererà il 2,5 per mille. Le detrazioni, dunque, riguarderanno complessivamente il 65% dell’intero patrimonio abitativo prima casa del nostro comune (tutte le case tra 315 e 700 euro di valore catastale). Dunque, per quanto concerne la Tasi, i cittadini capursesi, rispetto all’Imu pagata nel 2012, pagheranno mediamente importi molto simili o, in alcuni casi, superiori solo di poche decine di euro. L’aliquota Tasi al 3,3 per le abitazioni principali consente di ricreare le condizioni di equità dell’IMU 2012, relativa alle abitazioni principali, calmierando il paradosso che, applicando un’aliquota inferiore, sempre rispetto al 2012 (fino al 2,5 per mille), ma senza agevolazioni, si sarebbe creata la condizione da “Robin Hood al contrario”: i più “ricchi” (rendite catastali alte) avrebbero pagato meno, a scapito dei possessori di case modeste. Si è scelto, pertanto, di attuare una forma di politica sociale che miri a raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale, finalizzata a far concorrere tutti i cittadini in modo più equilibrato alla contribuzione tributaria, in base al valore di quanto posseduto”. Inoltre, al fine di valutare quante tasse si pagano a Capurso, ritengo sia corretto parlare anche di Imu, Tari e addizionale IRPEF. Ebbene ricordo che, per l’Imu, il Consiglio Comunale ha deliberato di non aumentare l’aliquota del 8,5 per mille sugli “altri immobili” (seconde case). Pertanto, senza timore di smentita, possiamo affermare che a Capurso si paga l’Imu più bassa di tutta la provincia di Bari.
Stesso discorso per l’addizionale comunale IRPEF: il Consiglio Comunale ha deliberato, ancora una volta, di non introdurla. Si consideri che, mediamente, l’addizionale comunale colpisce i cittadini per circa 150/200euro annui. Capurso è l’unico comune in provincia di Bari che non ha l’addizionale comunale IRPEF. Infine la Tari, la tassa sui rifiuti. Sostituisce la Tarsu. La grande novità di quest’anno è che i capursesi non pagheranno più solo per metri quadri, ma anche per numero di componenti del nucleo familiare che occupa una casa. E quindi anche per quantità di rifiuti prodotti. Per effetto di ciò, un terzo dei cittadini, per le utenze domestiche, pagheranno meno. Un altro terzo circa, pagherà più o meno la stessa cifra dello scorso anno, mentre solo il quaranta per cento pagherà di più. In conclusione, considerando tutti i tributi comunali, possiamo affermare che Capurso è certamente uno dei comuni della provincia di Bari in cui si pagano meno tasse. In un periodo tanto difficile, con la crisi economica che morde e con gli enti locali fortemente penalizzati dal governo nazionale, posso affermare con orgoglio che anche quest’anno il Comune di Capurso ha i conti a posto e le finanze sane. Mi sembra un grande risultato di cui andare orgogliosi”.
(fonte: portavoce del sindaco)
Redazione
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