Giovedì 19 giugno, presso la sala don Domenico Tanzella del Santuario della Madonna del Pozzo, l’Assessorato alle attività produttive ha organizzato una conferenza dal titolo “IL DUC DI CAPURSO – Un’opportunità per commercianti e cittadini” durante la quale si è spiegato cos’è il Distretto Urbano del Commercio e come, eventualmente, possa agevolare lo sviluppo del commercio nel nostro paese.
Dopo i saluti del rettore del santuario Padre Francesco Piciocco e del sindaco di Capurso Francesco Crudele sono intervenuti nell’ordine: l’avv. Antonio Pinto che ha parlato, all’interessato uditorio, dei procedimenti di partecipazione e opportunità; di seguito l’assessore Carella ha presentato il progetto con l’ausilio dei due esperti il dott. Andrea Troisi e il dott. Paolo Barracano che hanno presentato i dati del sondaggio di gradimento già effettuato e gli strumenti web che potrebbero essere di ausilio al progetto. Infine Francesco Lepore ha presentato la neo associazione dei Commercianti, Ass. Com. Crea, della quale è presidente. Per distretto urbano del commercio s’intende un’area con caratteristiche omogenee del territorio e un gruppo di persone, istituzioni e aziende pubbliche e private, che hanno come obiettivo la riqualificazione del commercio e dei servizi al cittadino. La Regione Puglia ha pubblicato il Regolamento Regionale n. 15 del 15 luglio 2011 che riguarda i “Distretti urbani del commercio”. I distretti si dividono in tre tipologie: distretti diffusi (comuni con meno di 25.000), urbani (comuni con più di 25.000 abitanti) e metropolitani (comuni con più di 70.000 abitanti). I distretti, inoltre, possono essere costituiti dalle amministrazioni comunali (in forma singola o associata) oppure dalle associazioni di operatori commerciali.
A cosa serve un DUC?
- A promuovere l’unione tra i commercianti
- Far collaborare i Comuni tra loro, ottimizzando le risorse.
- Promuovere i prodotti del territorio e aiutare la relazione tra commercio e turismo locale
- Migliorare gli spazi pubblici attraverso la riqualificazione urbana.
Elena De Natale
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