Abbiamo ricevuto comunicato stampa da parte del comitato No Elettrosmog a Capurso e ne diamo pubblicazione qui di seguito.
Da pochi giorni il Comune di Capurso ha adottato il tanto atteso “Regolamento delle Antenne” relativo alla situazione degli impianti di telefonia mobile installati sul nostro Territorio.
Il lavoro redatto dalla Società Geotel S.C. dopo accurate analisi, e’ consultabile liberamente sul sito: antennecapurso.wordpress.com a cui si può giungere anche attraverso il link attivo sul sito del comune di Capurso: www.comune.capurso.bari.it. E’ un lavoro ben fatto, di facile consultazione, con grafica accattivante e ricco di dettagli tecnici facilmente comprensibili. Sono riportati i siti ospitanti gli impianti attuali, i valori misurati nei monitoraggi e le simulazioni relative a quattro nuovi siti individuati per le installazioni future. I Gestori infatti richiedono sempre nuovo spazi onde far fronte alla loro necessità di copertura del servizio offerto. E’ disponibile anche una pagina dedicata alle notizie tecniche che spiegano con chiarezza e semplicità i concetti di fisica applicata venendo così in aiuto di chi e’ profano in materia. A completamento del tutto il sito offre la possibilità di partecipazione al forum pubblico di discussione, segnalando opinioni e situazioni critiche ove intervenire con nuovi controlli e monitoraggi. E’ pertanto doveroso da parte di questo Comitato Cittadino rivolgere i più fervidi complimenti al Comune di Capurso per questa iniziativa. L’impegno a informare il cittadino e’ primario in una Società democratica e civile. Nel caso specifico la diffusione di notizie sulla quantità di antenne installate nel nostro Territorio e i risultati dei monitoraggi ottenuti contribuiranno a creare una maggiore sensibilità sul tema. Ciò farà si, nella sua continuità, che ognuno, pur usufruendo dei vantaggi innegabili che la tecnologia offre, potrà avvantaggiarsene in modo più responsabile ponderando anche i potenziali danni che un uso indiscriminato e irresponsabile potrebbe comportare. Ovviamente la vigilanza non sarà rivolta alle sole antenne di telefonia cellulare ma anche a tutte le altre fonti di inquinamento elettromagnetico (antenne radio, televisive, etc., dislocate in siti ritenuti pericolosi). Il lavoro svolto dalla Società Geotel assieme all’Assessorato all’Ambiente e al Settore Assetto del Territorio e’ stato eccellente e l’incontro del 19 novembre 2013, a cui il Comitato Cittadino NEAC ha partecipato, assieme ad alcuni Gestori di telefonia mobile, ha prodotto una costruttiva intesa reciproca, mirante alla difesa della salute del Cittadino, sia sulla analisi della situazione attuale che su quello che sarà lo sviluppo futuro delle antenne installate nel Territorio di Capurso. Sono state individuate infatti aree decentrate rispetto al centro cittadino dove potranno essere installate nuove antenne ed eventualmente spostate quelle attualmente ritenute più pericolose (vedi Palazzo Comunale). Intanto mentre le Comunità si organizzano per la difesa dei cittadini, lo sviluppo industriale continua e con esso la diffusione di tecnologie potenzialmente dannose, se non usate con le opportune cautele. Pochissimi giorni fa’ infatti il nostro Governo ha approvato l’ennesimo decreto, a favore del Ministero della Pubblica Istruzione, che stanzia circa 15 milioni per lo sviluppo del wifi nelle scuole, con priorità riservata agli istituti di istruzione di secondo grado. Come si può osservare vale sempre il concetto di dare “un colpo al cerchio ed uno alla botte”: avvantaggiamoci pure dei benefici che lo sviluppo tecnologico ci offre ma osserviamo il sempre valido “principio di precauzione”, utilizzando gli strumenti a nostra disposizione con cautela e intelligenza, senza dar mai per scontato che qualcuno lo faccia per noi! Ai nostri presidi, professori e dirigenti che presenteranno i progetti e le domande per ottenere i finanziamenti relativi al decreto suddetto, rivolgo un appello: “va bene l’eliminazione del digital divide, va bene lo sviluppo tecnologico ineluttabile, va bene anche il wifi, ma almeno nei luoghi chiusi, come le sedi scolastiche, incentiviamo l’uso del cavo ethernet come alternativa più sicura per la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico”. Sono tantissimi in Europa gli esempi di sedi di edifici pubblici, privati e istituzionali che hanno già deciso in tal senso. Se necessario occorrerà incrementare nelle stesse scuole la quantità e la qualità di informazioni, considerata la “pigrizia” a recepirle, specialmente dai massimi “intenditori e utilizzatori” che poi sono i nostri stessi figli. A partire dall’invito alla consultazione del sito suddetto con preghiera di diffusione.
(fonte: Mario Boezio – Comitato Cittadino NEAC No Elettrosmog a Capurso)
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