Abbiamo ricevuto un comunicato stampa dal Comune di Capurso. Ne diamo pubblicazione integrale.
Comunicato stampa
60.000 euro di fondi comunali per il sostegno dei cittadini in situazione di fragilità economica e per la loro inclusione sociale, attraverso la realizzazione di attività di utilità sociale e di pubblico interesse.
Si chiama SERVIZIO CIVICO lo strumento con cui l’Amministrazione Comunale di Capurso prova a fare la sua parte nella lotta alla crisi economica e occupazionale che in questo periodo arriva a toccare un gran numero di famiglie e a lambire anche fasce sociali che mai prima d’ora si erano trovare in condizione di difficoltà. Il Servizio civico di Capurso, che ha avviato in questi giorni le attività del primo semestre 2013, è un provvedimento previsto dal Piano Sociale regionale: pochi i Comuni che sono riusciti ad attuarlo pochissimi quelli che sono riusciti a portarlo a regime con profitto ed efficacia. A Capurso è attivo già da tre anni. Non si tratta di semplici lavori socialmente utili: lo schema è piuttosto quello di contributi di solidarietà ricambiati dai cittadini beneficiari con attività di volontariato. I cittadini che vogliono aderire a questo servizio vengono inseriti in una graduatoria stilata in base a una serie di parametri stringenti; il servizio è articolato in due “turni” di sei mesi ognuno, nei quali vengono impegnati trenta cittadini (quindici per turno) in stato di bisogno, sprovvisti di adeguati mezzi di sussistenza e privi di occupazione. Ognuno di loro è beneficiario di un contributo mensile fino a un massimo di 500 euro. Per ogni nucleo familiare viene inserito nelle attività un solo componente, non necessariamente il capofamiglia; è cura dei servizi sociali comunali individuare, sulla base della conoscenza del nucleo, il componente che potrebbe trarre maggiore vantaggio dall’inserimento nelle attività del servizio. I cittadini che partecipano al Servizio Civico collaborano al progetto “Miglioriamo il nostro senso civico” gestito dall’Associazione ACLI “Luisa Bissola”. Tra le attività realizzate dai volontari vi sono: il supporto all’attività di vigilanza della Polizia Municipale fuori dalle scuole, durante le manifestazioni pubbliche e presso il centro sociale anziani; la manutenzione del verde pubblico; l’assistenza a persone disabili, anziani e minori. Sempre, quando possibile, tenendo in considerazione le attitudini e le abilità di partenza. “60.000 euro – spiega il sindaco, Francesco Crudele – rappresentano una somma impegnativa per un Comune delle nostre dimensioni, ma la buona salute delle casse comunali e soprattutto la forte e compatta volontà politica della maggioranza nel sostenere questo provvedimento in favore delle fasce più deboli, ci consentono di attivare il servizio anche per il 2013. Il sentimento di incertezza e di ansia di questi tempi – prosegue il Sindaco – non è certo solo di Capurso, ed è ovvio che non spetta ai sindaci dei paesi, già massacrati dai tagli dei trasferimenti romani, risolvere il problema occupazionale nazionale, ma davanti alle tante difficoltà che quotidianamente i cittadini più deboli ci prospettano, sentiamo il dovere morale di provare a inventarci qualcosa almeno per attutire i colpi più duri. Con buona volontà, conoscenza del territorio e organizzazione riusciamo a mettere in campo interventi significativi.” Il Comune di Capurso è uno dei pochi comuni in provincia di Bari a essere riuscito ad attivare e a portare a sistema il Servizio Civico. Una buona prassi riconosciuta anche da altre amministrazioni e che presto potrebbe diventare caso studio: altre amministrazioni hanno infatti chiesto la possibilità di studiare il modello capursese. “Tengo a precisare – ha detto l’assessore ai servizi sociali, Stella Losuriello – che questo progetto non nasce da una logica assistenzialista o pietista, ma si fonda invece sul rispetto della dignità di tutti i cittadini, sulla cultura del senso civico e su un preciso disegno di costruzione di una comunità. Sono molto orgogliosa del lavoro fatto con passione e professionalità dall’ufficio servizi sociali del Comune: tra Servizio Civico e altri progetti pensati per il reinserimento lavorativo (già partiti o in fase di avvio), saranno nel corso dell’anno, oltre quaranta i cittadini che, grazie all’amministrazione potranno trovare conforto economico.”
Teresa Campobasso
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