“Chi è che non conosce la nostra situazione? Molti chiudono gli occhi! Noi stiamo male, buttati in mezzo alla strada come i cani randagi e la gente non gira, non circola… questo è il problema!”.
Parole forti quelle con cui abbiamo deciso di cominciare questo articolo sulla situazione attuale del mercato giornaliero di frutta, verdura e alimenti vari di Capurso. Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro spiegando brevemente come si è evoluta nel tempo questa vicenda.
Il mercato settimanale di merci varie è stato spostato da via Madonna del Pozzo definitivamente in via Ugo Foscolo, viale Aldo Moro e via Copersino nel 2009 dall’allora Commissario Prefettizio Paola Maria Bianca Schettini. Successivamente anche il mercato giornaliero di frutta e verdura ha cambiato la sua collocazione, trasferendosi da Piazza Gramsci, sede storica, in viale Aldo Moro, per mano dell’attuale amministrazione Crudele. La situazione non è stata subito ben accolta da commercianti e cittadini, che hanno lamentato più volte le carenti condizioni della nuova sistemazione, sia sotto il profilo logistico e pratico, sia dal punto di vista igienico e di servizi. A queste proteste va aggiunta la voce dei titolari di esercizi commerciali di Piazza Gramsci che, a seguito di tale decisione, hanno visto ridursi drasticamente clientela, vendite e profitti.
L’amministrazione ha così avviato nel tempo una serie di incontri con gli operatori, e nell’estate del 2012 ha varato un provvedimento con cui delocalizzava, in via sperimentale per alcuni mesi, il mercato giornaliero da viale Aldo Moro a Piazza Libertà. Non tutti, però, vi hanno aderito e pertanto è avvenuta una vera e propria frammentazione del mercato stesso in due piccoli “mercati rionali”. Il risultato non ha disatteso le aspettative di quei commercianti che hanno scelto la nuova ubicazione e così la Giunta Comunale ha prorogato tale provvedimento.
“Il mercato deve essere unito non ci devono stare le preferenze. Il mercato è qui e basta (ndr. facendo riferimento a Viale Aldo Moro dove lavorano). Ognuno comanda a modo suo. Noi siamo stati dal Sindaco un pò di giorni fa però è una situazione che non va. Solo a Capurso non c’è né un riparo né un mercato coperto… non c’è niente!”. Alcuni commercianti si sfogano così e seppur non volendo esser ripresi, dichiarano di essere stanchi.
Sulla stessa linea anche Nicola Falco e Sergio Tatoli, esercenti di Piazza Gramsci, che giorno dopo giorno affermano di sentirsi abbandonati e vedono peggiorare drasticamente la situazione del centro storico.
Di tutt’altro avviso sono invece gli ambulanti di Piazza Libertà che gradiscono molto questa nuova sistemazione.
Con le nostre telecamere, ci siamo poi recati presso il Palazzo di Città per ascoltare l’Assessore alle attività produttive Gioacchino Carella.
Nicola Buono, capogruppo di Capurso nel Cuore, forza di opposizione in consiglio comunale dichiara: “Più volte abbiamo messo in evidenza i disagi dovuti alle carenze strutturali dell’area di viale Aldo Moro, ma soprattutto l’impoverimento, il degrado e l’abbandono del centro storico dopo lo spostamento del mercato giornaliero. In piazza Gramsci, vi è il paradosso di avere una struttura funzionale e commercialmente più valida rispetto alle attuali ubicazioni, poiché, di fatto, se consideriamo l’edizione aggiuntiva del mercato in Piazza Libertà, abbiamo due aree mercatali, dove i problemi e i disagi anziché diminuire aumentano.
Come forza di opposizione, non vogliamo strumentalizzare il caso, perché non si costruisce il consenso cavalcando il disagio e la sofferenza di chi lavora, vogliamo solo contribuire ad assumerci la nostra parte di responsabilità. Rinnovo quindi la proposta fatta nel 2010 al Sindaco, di convocare un incontro al quale possano partecipare tutte le forze politiche, le associazioni di categoria, gli operatori del mercato giornaliero e i commercianti di piazza Gramsci per confrontarsi serenamente e decidere. Bisogna essere chiari e leali, senza giocare a dividere i soggetti interessati in maniera tale da rinviare le decisioni.
Ripeto, stiamo parlando di lavoro, quindi siamo tutti invitati a mantenere un profilo responsabile.
I politici non devono fossilizzarsi sulle proprie convinzioni personali, ma hanno il dovere di trovare le soluzioni più sagge e ragionevoli, che siano un punto di sintesi tra le diverse proposte ed esigenze”.
Più dura e diretta Alessandra Mongelli, capogruppo di Cambia Capurso, secondo gruppo di opposizione: “Rispondo sull’argomento riportando una voce delle dichiarazioni programmatiche del Sindaco Francesco Crudele: “Prestare massima attenzione e cura all’allestimento di efficienti aree mercatali”. E’ possibile che io intenda diversamente il “costruire, riqualificare, bonificare prestando massima cura”, ma è sotto gli occhi di tutti il rassegnato disagio degli operatori del settore che affrontano con il freddo e con il caldo la loro giornata di lavoro, senza nemmeno poter usufruire di un bagno pubblico decente. Dato che questa Amministrazione non si è mostrata parca nello spendere, ne consegue che l’argomento “sviluppo economico e futuro sereno delle persone” non rappresenta più una priorità (da campagna elettorale)!”.
Il Sindaco Francesco Crudele, dal canto suo, ci spiega alcune scelte fatte dall’amministrazione.
Noi speriamo che Capurso, prima o poi, riesca ad avere il suo mercato coperto e che i commercianti possano ritrovare quella “serenità” che hanno perso. Ce lo auguriamo tutti, per il loro bene e per il bene del commercio D.O.C. (Di Origine Capursese).
Federica Valentini
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