Abbiamo intervistato i Dirigenti Francesco Tesoro, del 1? Gruppo “S. G. Bosco-Venisti” (F.) e Giovanna De Giglio Dirigente del 2? Gruppo (G.) che comprende la scuola elementare “S. D. Savio” e la succursale della “Venisti”. L’insegnante Maria Squeo (M.) inoltre, consigliere delegata alla P.I. per il Comune di Capurso, ha risposto alle nostre brevi domande riguardanti il P.O.F.T., Piano dell’Offerta Formativa Territoriale.
L’anno scolastico è appena iniziato. Ci sono delle novità particolari quest’anno qui a Capurso?
G: Buongiorno a tutti. Sì, delle novità molto importanti che riguardano non soltanto Capurso ma un po’ tutta l’Italia, nel senso che ci sono queste nuove realtà degli Istituti Comprensivi. Adesso un unico Dirigente dirige le scuole dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di 1° grado. Questo ha comportato un accorpamento della scuola “Venisti” che quindi si è un po’ ‘divisa a metà’, quindi una parte della “Venisti” appartiene al 1? Circolo e la Succursale invece appartiene a noi, al 2? Gruppo, l’Istituto Comprensivo “Savio”. Questo comporta delle grosse novità perché chiaramente sono dei giorni di superlavoro e anche di problemi di carattere tecnico-amministrativo perché c’è da cambiare un po’ tutto, codici, denominazione, cose di carattere puramente amministrativo legate chiaramente alla funzionabilità della scuola. Io sto facendo del mio meglio, il lavoro è tanto e quindi spero che vada tutto bene.
F.: Certamente, andiamo verso una rivoluzione per quanto riguarda l’organizzazione delle scuole di Capurso. Praticamente con il ridimensionamento siamo arrivati alla costituzione di due Istituti Comprensivi e quindi nell’arco delle attività degli studi abbiamo insieme la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado. Questo, oltre alle finalità dettate dal risparmio che questo possa comportare in quanto ovviamente abbiamo dei Dirigenti in meno, dei Direttori amministrativi in meno, però c’è un risvolto pienamente positivo perché finalmente le scuole, essendo inglobate in un’unica istituzione scolastica, possono consentire un discorso di continuità in quanto i docenti programmano insieme e per un arco di tempo abbastanza lungo. I bambini quindi, dai 3 anni fino ai 14/15 anni vengono seguiti dalla stessa scuola. Questo sicuramente darà un risvolto positivo. I miei insegnanti sono già all’opera per concordare la formazione delle classi, per concordare una programmazione in un percorso di continuità e vedo già che i primi passi sono positivi. Il tutto si fa nell’interesse degli utenti, dei nostri bambini, dobbiamo vederli piccolini e farli uscire a conclusione del I Ciclo, che ripeto comprende scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado, e quindi li dovremmo preparare adeguatamente, avvalendoci anche delle nuove tecnologie, perché la “S. G. Bosco-Venisti”, così si chiama l’Istituto Comprensivo, ha percorso la strada della tecnologia. Nelle varie aule abbiamo collegamenti Internet wireless, abbiamo le lavagne multimediali interattive, questo per rendere l’insegnamento più interessante, più accattivante e quindi pesare meno sui nostri bambini perché tenerli seduti ai banchi diventa per loro una costrizione, mentre quando c’è l’interesse, c’è il coinvolgimento, il sacrificio si avverte di meno. Poi ci sono tante attività pomeridiane, PON, musicali, etc. Una cosa importante è che questa scuola media diventa sede di un corso musicale, quindi noi abbiamo nuovi strumenti su cui far esercitare i nostri alunni: abbiamo la tromba, il violino, il pianoforte e la chitarra e questo ci consentirà di integrarci con l’altro Istituto Comprensivo dove abbiamo qualche strumento diverso, Il nostro intento, la nostra speranza è di lavorare in rete con tutte le altre scuole del Comune di Capurso perché dobbiamo essere uniti in questo intento, in questo processo di formazione che riguarda tutto il paese. Il paese è piccolo, gode anche del supporto dell’Amministrazione Comunale che con il P.O.F.T. ci consente di svolgere delle attività in rete; abbiamo avuto un paio di anni di esperienze nella realizzazione, due anni bellissimi in cui abbiamo fatto delle cose per cui sembrava di avere una festa paesana, in cui coinvolgevamo bambini, genitori, Università della terza età, volontariato. E’ stata una cosa bellissima e speriamo di poter andare avanti in questo percorso.
Crede che questo territorio, Capurso, sia un terreno fertile per le scuole in generale?
G.: Io non conosco Capurso, faccio questa premessa. Non sono di Capurso però ho avuto un’ottima impressione sia dell’Amministrazione Comunale che dell’utenza per cui ritengo che sicuramente sarà aperta a sposare nuovi progetti. Lo vedo un territorio aperto, favorevole all’innovazione. Poi non so, questa è stata la mia prima impressione.
F.: Certo, è un terreno fertile in cui c’è la massima sensibilità da parte di tutti, delle famiglie, degli insegnanti, dell’Amministrazione a voler fare un qualcosa che possa garantire ai nostri alunni un futuro migliore. Oggi ci troviamo in una società molto difficile dove se non abbiamo un percorso di formazione valido, la nostra collocazione in un futuro comincia a diventare problematica. Quindi noi dobbiamo formare i nostri alunni nel modo migliore, con tutte le nostre capacità, con tutti i nuovi strumenti che la tecnologia ci offre e poi ci dobbiamo interessare molto dei bambini con problemi, bambini svantaggiati, provenienti da situazioni socio-economiche problematiche, bambini diversamente abili, che sono quelli che hanno più bisogno di tutti. Le nostre energie si devono riversare innanzitutto su questi bambini e poi sugli altri, è un fatto umano, importante.
L’interazione scuola-famiglia è fondamentale per un sano percorso scolastico. Pensa che ci siano dei miglioramenti da fare nella sua scuola in questo senso?
G.: Io ho lavorato in più scuole, Trani, Bitritto e lì ho avuto un ottimo rapporto con le famiglie cioè soprattutto di colloquio e ascolto dei bisogni. Ritengo che anche qui continuerò a fare quello che ho sempre fatto. Ora non so quello che i miei predecessori hanno fatto, però io, anche poco fa ho accolto delle richieste di famiglie che volevano vedere dei locali che saranno adibiti a delle classi, anche perché c’è un surplus di classi, quindi abbiamo dovuto spostare necessariamente due classi da una scuola a questo plesso. Io ho dato la massima disponibilità, anche di trasparenza, di tutti gli atti, per cui continuerò a farlo.
F.: Non lo so. Penso che noi abbiamo un buon dialogo con le famiglie, ci immedesimiamo nei loro problemi, le coinvolgiamo anche in alcune attività. Addirittura alcuni genitori a livello di volontariato, quando non è possibile avere interventi tecnici immediati da parte dell’Amministrazione, anche se non per loro cattiva volontà, questi genitori ci aiutano. Non sentirci soli nelle necessità, anche quelle immediate, sentirci confortati dal supporto delle famiglie, a parte quello che possa riguardare la formazione dei loro figli, ma anche dal punto di vista logistico, organizzativo, etc., tutto questo ci conforta, ci fa sentire meno deboli, sostenuti nell’opera che facciamo. Il riscontro che le famiglie danno è sempre positivo perché vedono i loro figli crescere, aumentare le loro competenze. Stiamo seminando per il loro futuro, questo è il nostro obiettivo.
Un augurio agli studenti, ai loro genitori, agli insegnanti per l’avvio di questo anno scolastico.
G.: Un augurio soprattutto perché la scuola non sia vista come qualcosa di penalizzante ma comunque un’esperienza formativa e perché no anche divertente. Buon anno a tutti!
F.: Grazie per la vostra gentil
ezza, per la vostra vicinanza a noi delle scuole, ai nostri bambini e pronti a recepire tutte le cose più importanti che avvengono nel comune di Capurso. Ogni tanto seguo le vostre cose e le seguo con molto interesse e piacere. Grazie.
Quali sono gli obiettivi del P.O.F.T.?
M.: Intanto vi ringrazio per questo momento di condivisione. Sono felice che gli obiettivi del P.O.F.T vengano così divulgati e conosciuti ancora meglio. L’obiettivo primario del P.O.F.T. territoriale è quello di coniugare la progettualità scolastica con le esigenze del territorio. E’ quella di costruire una rete, una rete tra le scuole del territorio, una rete progettuale tra i docenti che lavorano nelle scuole del territorio e grazie alla collaborazione dei Dirigenti, noi in questo modo riusciamo a far avvicinare i ragazzini a conoscere meglio il territorio e quindi a tutelarlo, grazie naturalmente alle diverse attività che si svolgono. Anche quest’anno il P.O.F.T. territoriale sarà una realtà e sicuramente si concretizzerà a breve: ho già avuto un incontro con la nuova Dirigente del 2? Istituto Comprensivo di Capurso. Lei ha voluto incontrarmi per capire anche come in questi anni il P.O.F.T territoriale si è delineato e concretizzato sul territorio.
Quali sono i progetti da realizzare per quest’anno scolastico?
M.: Sicuramente per quest’anno scolastico i progetti sono tanti. Si curerà soprattutto la continuità dei nuovi Istituti Comprensivi che si sono costituiti, e devo dire che brillantemente i Dirigenti stanno portando avanti l’organizzazione, perché bisogna mettere insieme i tre ordini di scuola, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1? grado. E’ importante che i tre ordini di scuola coesistano ma nello stesso tempo è importante una capillare organizzazione per poter lavorare insieme a loro. E’ naturale che questo comporterà degli incontri collegiali che io personalmente farò con i Dirigenti e anche con i docenti. Naturalmente i nomi dei progetti scaturiranno da questi incontri futuri che avremo a breve.
Io la ringrazio per la sua disponibilità e buon lavoro.
M.: Grazie e buon lavoro anche a voi. Buona giornata.
Teresa Campobasso
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